Il buon cuore - Anno XI, n. 28 - 13 luglio 1912/Necrologio

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Religione Educazione ed Istruzione

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In memoria della Nobildonna

TERESA LANDRIANI

Un lungo corteo di distinte signore e di amici della famiglia, accompagnava, martedì mattina, al Cimitero Monumentale, dopo le solenni esequie nella prepositurale di S. Giorgio, la salma della compianta nobildonna Teresa Landriani.

Fra i numerosi congiunti, oltre ai nipoti comm. nobile Labus, avv. Giovanni Labus, dott. Allocchio, ecc., quasi ad attestare una spirituale parentela di amici±ia e di memorie affettuose, si notavano il Rev. Monsignor Polvara e i due più anziani redattori della Perseveranza, amici cari al dott. Carlo Landriani: i colleghi prof. cav. Riva e comm. Lanzi, ai quali si aggiunse l’attuale direttore cav. avv. Attilio Fontana.

Il carro, ornato di bellissime corone, era preceduto, oltrechè da numeroso Clero, dalle rappresentanze di parecchie Istituzioni ricordate in morte dalla compianta nobildonna, fra le quali notiamo l’Istituto dei Sordomuti poveri di campagna, l’Istituto dei Deficienti, la [p. 221 modifica]Pensione benefica per giovani lavoratrici ed altre, tutte col loro vessillo.

Questi Istituti potevano dirsi interpreti della gratitudine di altre opere pie già in vita beneficate dalla generosità della pia signora, e anche di coloro a cui il soccorso giungeva confortato da delicate parole, e leniva sventure e dolori che talvolta il mondo ignora, improntando la sua beneficenza allo spirito del Vangelo, spirito che era a norma di tutta la sua preziosa esistenza.

La pietà e la bontà furono caratteristiche invidiabili dell’animo gentile e pio della nobildonna Landriani, che giunse a tarda età, circondata sempre di grande riverenza, degna invero del nome e delle virtù onde ella era adorna.

La sua morte fu veramente santa! Confortata da tutti i carismi nella nostra Santa Religione, e — benedetta dall’Erri. Cardinale nostro Arcivescovo, — e benedicendo, rassegnata, a’ suoi cari..., la sua dipartita ha destato vivo e generale rimpianto.

E Chi da anni e molti.... seguiva tale esistenza impreziosita di vere ed elette virtù di mente e di cuore, e che in ogni circostanza pur triste ed amara la vidde guardare a Dio, al Cielo con esercizio d’abnegazione e sacrificio, depone, lagrimando, un fiore sulla sua tomba venerata oggi e sempre, il fiore del ricordo, della riconoscenza sublimato dalla preghiera a requie e a protezione.

Alla desolata signora sua Sorella, alla nipote signora Giulia Cattaneo, ai parenti tutti le sincere condoglianze.

P.