Il buon cuore - Anno X, n. 48 - 25 novembre 1911/Beneficenza

Beneficenza

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Il buon cuore - Anno X, n. 48 - 25 novembre 1911 Educazione ed Istruzione

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Natalizio di Sua Maestà
la Regina Madre.

Il giorno 20 corrente, in tutta Italia, ed anche a Tripoli, fu solennizzato il natalizio di Sua Maestà la Regina Madre.

I bambini Ciechi dell’Asilo Infantile, inviarono a Sua Maestà, augusta patrona del loro Asilo, una gentile letterina di auguri. Il Rettore dell’Asilo riceveva il seguente telegramma:

Stupinigi, Real Castello, 23 Novembre.

«Sua Maestà la Regina Madre la ringrazia dei devoti auguri e la prega rendersi interprete suoi benevoli sentimenti presso i Bambini Ciechi, di cui molto gradiva le gentili affettuose felicitazioni».

La dama d’onore

Marchesa di Villamarina.

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi


OFFERTE DI OGGETTI.

Contessa Antonietta Sola, 18 paia mutandine, 18 corpettini e paia calze.

OFFERTE PER LA FIERA


OFFERTE IN OGGETTI.

C. Dotti e Fr. Vitali — Deposito Porcellane S. Paolo, 8. — Dieci pezzi: un grande vaso, 2 busti, 6 porta cenere e un vassoio per fiori.

Signora Grassi Castelli, n. 6 scialli lana.

Signora Udilia Orio Cabrini, n. 12 coperte di lana, 6 fazzoletti, 2 giubboncini e 6 paia calze.

Signorina Laura Monti, n. 30 capi indumenti varii.

Ditta Anita Saibene Noè, n. 6 tagli vestinette.

Drogheria Gaffuri Antonio, 39, Corso Venezia, n. 10 bottiglie Marsala.

OFFERTE IN DENARO.

Ditta Imperiali Realini |||
 L. 10 —

Si prega inviare il danaro o gli oggetti all’Istituto dei Ciechi, o ai seguenti recapiti:

Trotti Barbiano di Belgioioso Marchesa Maria Presidente — Via Bossi, 1.
Vitali Comm. Mons. Luigi Rettore — Via Vivaio, 7.
Cajrati Signorina Matelda Segretaria — Via della Spiga, 21.
Cornelio Signor Angelo Maria Vice Segretario — Via Castelfidardo, 11.


Barbiano di Belgiojoso d’Este Principessa Madeleine — Via Passione, 1.
Bonzi Nathan Contessa Sarina — Via Brera, 10.
Cramer Mosterts Signora Frida — Via Fatebenefratelli, 15.
Denti Zaffaroni signora Augusta — Via Rugabella, 11.
Leonino Alatri Baronessa Nina — Via Borgonuovo, 21.
Osculati Signorina Sofia — Via Principe Amedeo, 1.
Pazzini Sajno signora Alma — Via Borgonuovo, 2.
Radice-Fossati Marietti signora Maria — Via Cappuccio, 13.
Robecchi Gagliardi Signora Giuseppina — Via Fatebenefratelli, 15.
Staurenghi Fossati signora Amalia — Grand Hôtel Continental, Via Manzoni.
Camera cav. Giovanni — Corso P. Romana, 53.

Si raccomanda a chi mandasse direttamente all’Istituto dei Ciechi pacchi od offerte destinate ad un banco speciale, di mettervi il nome della Signora alla quale sono diretti.

Il giornale Il Buon Cuore pubblicherà il nome degli offerenti.


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DISCORSO

letto dal Rev.mo Monsignor G. POLVARA

alla solenne inaugurazione dell’Asilo Uboldi

Paderno Dugnano

L’Eminentissimo sig. Card. Arcivescovo, che nello slancio del suo cuore paterno, sarebbe stato ben lieto di presenziare alla solenne inaugurazione e benedizione di questo monumento della Carità, si è compiaciuto far tenere alla nobile famiglia Uboldi, in sì fausta occasione il seguente prezioso suo autografo:

«Fausta quaeque ac prospera a Domino atque ex animo ominamur Asylo, quod puerulis iuste et religiose curandis, Paderni ad Mediolanum munifice nuper extructum Angela Cavallotti et Ferdinandus Uboldi desideratissimi vivi ac patris memoria soltmniter modo dicarunt.

«Benefactores insignes sospitet usque Benignissimus Deus ac resoleat omni bono».

Arch. Mediolan.


Prid. Id. Nov. a. r. s. MCMXI.

Le umili mie parole non saranno, che l’eco di queste nobili espressioni dell’Eminentissimo Presule.

Eccellenza, Onorevole, Signore e Signori (1).

«Quando pochi istanti or sono, a nome di Dio dava la solenne benedizione rituale a questo sacro luogo ed invocava su di esso la protezione celeste, mi risuonavano all’orecchio le infallibili parole, che il divin Redentore pronunciò in un momento di tenerezza ineffabile:

«Chiunque accoglie nel nome mio questi piccoli, accoglie me!».

«Se la fanciullezza adunque rappresenta in certo qual modo Gesù stesso; se essa, per la fede e per la grazia, è oggetto di speciale amore da parte del Divin Redentore, quanto è dolce, è soave, è doveroso poterle fornire un santuario di pace, dove sia custodita, difesa, allevata, come sacro deposito di Colui, che disse: «Lasciate che i pargoli vengano a me!».

«Sempre Gesù ha una parola dolce per i bambini; ma sullo stesso tempo non risparmia i fulmini della sua ira divina contro quelli che oseranno scandalizzarli: «Guai a voi che mi toccate queste creaturine!» Io le amo di un amore tutto particolare: io le prediligo tanto che li ho affidati a’ miei Angeli da custodire; e voi oserete far loro del male? Legatevi al collo una pietra; buttatevi in mare, ma non scandalizzatemi uno di questi bambini!

«Ecco il vostro rifugio, bambini carissimi, questo Asilo di pace, preparatovi dalla gentilezza di due cuori che vi amano, voi siete le piccole rondini alle quali essi hanno preparato il nido. Di qui vedrete le chiare albe della vostra primavera e i primi bei raggi della vostra giornata. Qui sentirete il caldo che fa germogliare le anime; ed anche nel gelo della vostra casa forse povera e sconsolata, potrete pensare bimbi, che un sentimento di amore e di carità trasforma le cose e le abbellisce, e potrete credere che verrà il sole anche per voi! perchè c’è il sole dell’anima e voi qui lo avrete sentito.

«Senonchè nel fanciullo abbiamo il futuro uomo, anzi, in lui sta racchiusa in embrione la società avvenire. E chiaro adunque, che quali furono i primi suoi passi, tali saranno i secondi; e quali furono i giorni dell’infanzia, tali saranno quelli della vecchiaia. Voglio accennare qui alla necessità dell’educazione cristiana, alla necessità che queste tenere pianticelle, fin dal loro primo germogliare, abbiano da ricevere elementi sani, perchè possano crescere vigorosi e dare frutti condequi.

«Oh la prima parola che giunge all’orecchio del bambino! oh il primo aere morale che respira! il primo sorriso che si incontra col suo! quale impressione lasciano su di lui!... forse per sempre incancellabili! Di qui i nostri angioletti prenderanno il volo — oh, sarà certo che di qui lo prenderanno, da queste mura amate e benedette, dove avranno conosciuto i primi compiacimenti dello spirito e d’onde porteranno per il mondo con la fibra della nostra gente, colla fede gagliarda dei nostri avi, coll’immagine della loro mamma e del loro padre, il nostalgico ricordo della prima scuola!

«E ben lo sanno i nobili fondatori di questo splendido Asilo, che hanno preparato a questi fiori appena sbocciati una aiuola dove si respira l’aria vivificante della Religione. E perchè questo non rimanesse solo un voto, ma si realizzasse, essi, con una fede degna delle tradizioni della loro illustre famiglia, hanno voluto affidare le sorti dei nostri bimbi alle Suore del Cottolengo. Permettete che porga il mio riverente saluto anche a voi, Suore gentili e pietose, che vi siete fatto così alto apostolato della educazione del cuore e della mente dei piccoli; voi che cercate il compenso dell’opera vostra solamente nel pensiero di Dio, così avrete l’omaggio del più soave e nobile sentimento degli uomini: la gratitudine!

«Mirando le condizioni nelle quali è posta talora l’infanzia, quali e quante non dubbie ragioni rendono commendevole l’opera, che oggi si inaugura per la munificenza dell’illustre famiglia Uboldi!

«La fanciullezza non è solo abbandonata per imperdonabile incuria dei genitori: lo è spesso per una fatale necessità della vita. Il padre, la madre devono lavorare da mane a sera..., come custodiranno i loro figlioli? Come impediranno che aria meno pura non li abbia ad offendere?

«In tali deplorevoli circostanze ecco altre menti, altri cuori, che ispirandosi a sentimenti che vengono dall’alto, suppliscono l’opera de’ genitori nella custodia amorosa di tante povere esistenze!

«Qui i bambini impareranno i primi rudimenti della istruzione; qui ritroveranno tutto quello che si esige pure per lo sviluppo della loro vita corporea che esplicata nei moltissimi movimenti, servirà a dare alla Patria giovani forti, prodi e valorosi. A questo fine i [p. 379 modifica]signori Uboldi hanno costrutto un palazzo, che fu studiato in base alle formi migliori e più moderne, che formano i regolamenti e le leggi concernenti tal genere di costruzioni. Tutto qui si trova ben disposto e tutto quello che c’è, ha ragione di esservi; di qui ne uscirà sollevato lo spirito ingigantito, irrobustito il corpo.

«Ecco, Eccellenza, Onorevole, Signore, Signori, le impressioni dell’animo mio in sì lieta festività, e che bellamente in sè accoppia lo spirito religioso e patriottico. Quella generosa carità che fu inizio e sprone alla idealità di un’opera sì benefica per questa importante borgata di Dugnano, e che gli Esimi Fondatori eressero a perpetua memoria del loro compianto marito e genitore come esige il plauso e la riconoscenza dei buoni, così impone a me il dovere di implorare dal Cielo le più elette benedizioni.

«Scenda la benedizione celeste sopra questo Asilo sopra i bimbi che vi si raccoglieranno.

«Scenda sopra di voi nobil donna Angela Cavallotti sig. cav. Ferdinando Uboldi, benefattori insigni — ed i miei voti sorretti dalla benedizione di Sua Eminenza Rev.ma il signor Cardinale Arcivescovo, siano la più dolce riconoscenza alla fiorita vostra carità.

«Scendano copiose le grazie celesti anche su di voi, Suore care; e quel ricordo che voi colle vostre mani pianterete in tanti piccoli spiriti, sia monumento e soddisfazione e conforto per chi negli anni più lontani batterà le vie diritte: e sia dolce richiamo e sommesso rimprovero e... speranza e pegno di redenzione per chi le avrà smarrite».

N. B. Il discorso inaugurale del nobile cav. Ferdinando Uboldi sarà pubblicato in altro numero.

  1. Erano presenti: — Sua Eccell. il signor prof. sen. Panizzardi Carlo; Taverna conte Lodovico; l’On. Taverna Deputato al Parlamento Nazionale (Desio); — nobili Signore della nostra aristocrazia e rispettabili Famiglie della città e dintorni.