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il buon cuore 379
gnori Uboldi hanno costrutto un palazzo, che fu studiato in base alle formi migliori e più moderne, che formano i regolamenti e le leggi concernenti tal genere di costruzioni. Tutto qui si trova ben disposto e tutto quello che c’è, ha ragione di esservi; di qui ne uscirà sollevato lo spirito ingigantito, irrobustito il corpo.

«Ecco, Eccellenza, Onorevole, Signore, Signori, le impressioni dell’animo mio in sì lieta festività, e che bellamente in sè accoppia lo spirito religioso e patriottico. Quella generosa carità che fu inizio e sprone alla idealità di un’opera sì benefica per questa importante borgata di Dugnano, e che gli Esimi Fondatori eressero a perpetua memoria del loro compianto marito e genitore come esige il plauso e la riconoscenza dei buoni, così impone a me il dovere di implorare dal Cielo le più elette benedizioni.

«Scenda la benedizione celeste sopra questo Asilo sopra i bimbi che vi si raccoglieranno.

«Scenda sopra di voi nobil donna Angela Cavallotti sig. cav. Ferdinando Uboldi, benefattori insigni — ed i miei voti sorretti dalla benedizione di Sua Eminenza Rev.ma il signor Cardinale Arcivescovo, siano la più dolce riconoscenza alla fiorita vostra carità.

«Scendano copiose le grazie celesti anche su di voi, Suore care; e quel ricordo che voi colle vostre mani pianterete in tanti piccoli spiriti, sia monumento e soddisfazione e conforto per chi negli anni più lontani batterà le vie diritte: e sia dolce richiamo e sommesso rimprovero e... speranza e pegno di redenzione per chi le avrà smarrite».

N. B. Il discorso inaugurale del nobile cav. Ferdinando Uboldi sarà pubblicato in altro numero.

Educazione ed Istruzione


La Tripolitania e la Cirenaica


(Continuazione e fine).


Tasse innumerevoli.

Le tasse governative che gravano sul vilayet di Tripoli sono le seguenti: tassa di vergù, tassa sul bollo e peso dell’argento e dei metalli preziosi, decime sui prodotti del suolo, tassa sulla vendita di immobili, sulle successioni e sugli atti notarili, tassa fondiaria, tassa sulla vendita, proventi vari. La costituzione, rendendo obbligatorio il servizio militare per ogni ottomano, ha fatto abolire la tassa di esenzione dal servizio militare, la quale, tuttavia, in Tripolitania e in Cirenaica non aveva mai dato complessivamente più di 15-20 mila franchi all’anno.

La tassa di vergù è la più importante per l’erario. Anticamente essa si divideva in tassa di famiglia, sul bestiame (cammelli, vacche o tori, pecore e capre, rimanendo esenti asini, cavalli e muli), sulle palme, sui pozzi; a cominciare dall’anno finanziario 1902-1903 il
vergù venne trasformato in una tassa unica. In base a questa tassa ogni uomo adulto paga, per tassa di famiglia, 25 piastre (la piastra equivale e franchi 0,22-1/2), ogni cammello 25 piastre, ogni vacca o toro 17 1/2, ogni pecora e capra 3 1/2, ogni albero di palma 1 1/2, ogni pozzo situato in campagna 15 piastre all’anno. Il vergù non può tuttavia mai venire riscosso interamente per le difficoltà che sorgono per la sua esazione per tre cause principali: 1) per la quasi impossibilità di costringere le tribù nomadi a pagare questi diritti, anche per la loro opposizione a sottomettervisi; 2) per la siccità; 3) per le epizoozie. Per il vergù esiste un elenco nominativo che per anni ed anni non è mai riveduto. Tuttavia il debitore inscritto deve pagare anche se caduto nella miseria. Questa tassa dà un gettito annuo di qualche milione, di cui una parte sola resta a beneficio del paese.

La tassa sul bollo e peso dell’argento e dei metalli preziosi obbliga al pagamento per il marchio sull’argento di 16 parà (una piastra è divisa in quaranta parà) per oncia, e per il peso 8 parà per oncia. La medesima tassa è applicata per l’oro, prendendo però ad unità di peso il metkal (rappresentato da dramme 2 1/2 ed equivalente a kg. 0.018: il metkal si suddivide a sua volta in 24 parti, chiamate harruba) invece dell’oncia.

La tassa delle decime, essendo applicata sui prodotti del suolo, varia continuamente. Riguardo ai cereali, in Tripolitania è considerata annata di raccolto eccezionale quando essi ascendono al 750 mila ettolitri, si dice buona quando raggiunge il mezzo milione di ettolitri e disastrosa quando questa cifra è assai minore. La decima sui cereali viene pagata in natura, quella sull’olio in valuta monetaria, quella sullo sparto (1) la quale è raccolta dal governo stesso, raggiunge i 50 parà ogni cantaro (il cantaro in uso nel paese e di 40 oke, cioè di kg. 61.280: l’oka è uguale a kg. 1.282). Queste tasse non sono in vero nè eque, nè convenienti, considerando che l’agricoltura dovrebbe essere libera in un paese come la Tripolitania, il quale ha bisogno assoluto di progredire; d’altra parte, l’agricoltura insieme al traffico carovaniero, dovrebbe costituire la base della redenzione economica e sociale della regione intera. La cosa è tanto più grave quando si pensa che nella pianura fertilissima attorno a Tripoli, abitata a preferenza dai turchi dominatori, i beni appartengono in gran parte alle moschee, ai monasteri e ai personaggi religiosi e sono esenti dalle imposte. Le decime danno un gettito annuale di circa un milione di franchi.

La tassa sulla vendita di stabili, sulle successioni e sugli atti notarili è la seguente. Riguardo ai pagamenti delle successioni dei minorenni è competente il cadì la tassa da applicarsi è del 2.50 per cento. Riguardo alla cessione dei beni stabili è competente l’ufficio del Defuer Hakane, che distende e roga gli atti relativi alla compra e vendita dei beni stabili; la tassa da pagare per queste operazioni è dell’1.50 per cento.

La tassa fondiaria comprende la tassa sugli stabili sui terreni ed è del 10 per cento su quelli che si
  1. Specie di paglia.