Il Tesoro (Latini)/Libro V/Capitolo IV

Capitolo IV. Della natura di più dragoni

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo IV. Della natura di più dragoni
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Capitolo IV.


Della natura di piú dragoni1.


Dragoni è maggiore generazione2 di tutti serpenti: ed eziandio è maggiore che nessuna bestia del mondo, ed abitano in India, e nel3 paese d’Etiopia, là ove sempre è grande istate. E quando egli esce del suo luogo4, egli corre per l’aria sì [p. 140 modifica]ismisuratamente e per sì grande forza5, che ne riluce dopo lui, sì come ardente fiamma. E ha piccola cresta e bocca, e ha un buso aperto quindi, onde cava la lingua ed il6 suo spirito. E la sua forza non è nella bocca, anzi è nella coda, onde fa peggio per battere con la coda, che per mordere con la bocca7. E la forza della sua coda è sì grande, che nessuno animale n’è sì grande, n’è sì forte, che s’ello lo stringe con la coda, non lo uccida8. Ed eziandio lo leofante uccide istringendolo, ed è intra loro odio mortale9, secondo che lo maestro dirà più innanzi, colà ove parlerà del leofante10.

  1. Il t, ed il ms. Vis.: Dou dragon
  2. Il t, ed il ms. Vis.: li plus grans serpens de touz.
  3. Aggiunto e dopo India, col t, e col ms. Vis., e colla geografia.
  4. Il t: de son spelonque. Il ms. Vis. concorda colla stampa.
  5. Il t: si roidement, et par si grant air.
  6. Aggiunto ed dopo lingua, col t, e col ms. Vis. par où il atrait son aspirement, et sa langue.
  7. Con la bocca, e poco sopra, con la coda, manca al t. È nel ms. Vis.
  8. Il t: qu’il on puisse eschaper sans morir.
  9. Il t: neis li olifans meismes en covient morir, à ce qu’il a entr’eulx mortal haine.
  10. Il Sorio qui appunta: Non vidi ne’ t. t. dell’autore mantenuta questa promessa al cap. LIV hujus libri. Questa cosa si recita da Solino al cap. XXXVIII. Altro argomento a conchiudere: che il Tesoro di ser Brunetto non ci giunse integro.