Il Tesoro (Latini)/Illustrazioni al Libro V/Capitolo XX

Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo XX
Illustrazioni al Libro V - Capitolo XIX Illustrazioni al Libro V - Capitolo XI
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28Î)

Si coiiK’ ((iiaiulo il coloinlii» si poue
Pros.’so al compaguo, l’uno all’altro patidc
Giraudo e mormorando. 1" altbzioue.

(Par. XXV).

Gli Stahita viagnlficae clvitatis Veronae, (Lil). Ili, cap. 73) proibiscono questo figure di colombo, o fornu)ìe, come in quel dialetto si dicono. * Statuimus, quod nulla persona terrena vel forensis, audeat capere columbos ad rêtia duarum alaruni, sive alia retia, laqueos, Ibrmulas, zanibellos, vel alla l’raudulentia. aut arte vel alio quocunque modo, vel sagittare columbos columbarum tote territorio veronensi... Formulas autem nunquam ullo modo tenere possit.»

(’AinTOLo XX.

Che il corvo abbandoni i pulcini implumi nel nido, lu creduto dagli Ei)rei, come leggiamo nel salmo CXLVI, che ammira la provvidenza divina larga di cibo pullis corvoium invocantibus se.

La longevità dei corvi e cornacchie, sparsi su tu Ila la terra, è proverbiale.

Delle cornacchie Dante cantava:

E come per lo naturai costume
Le pole insieme, al cominciar del giorno.
Si muovono a scaldar le tredde piume;

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Poi altre vanno via senza ritorno,
Altre rivolgon se onde son mosse,
Ed altre roteando fan soggiorno

(Par. XXI).

Capitolo XXII.

Queste sono le parole di Solino, tradotte dal maestro, che danno ragione delle correzioni fatte al Volgarizzamento: «In hac insula (Ortygia) primum visae coturnices, aves quas oprvyaf Graeci vocant.... Austro numquam exeunt, nam metuunt vim flatus tumidioris. Plurimum se Aquilonibus credunt, ut corpora pinguiuscula, atque eo tarda, facilius invehat siccior et vehementior spiritus.»

È detto anche al Libro III capitolo 3: «Ortigia, là ove le coturnici grecisce furo in prima trovate.»

Capitolo XXIII.

Non riporterò il capitolo LUI di Solino, qui co()iato da Brunetto, come traduce il XLV ove tratta dell’ibis; il XLVI, ove della fenice; ed il XV ove doll;i orue.