Il Parlamento del Regno d'Italia/Vincenzo Malenchini

Vincenzo Malenchini

../Antonio Giuliani ../Cirillo Monzani IncludiIntestazione 4 aprile 2024 100% Da definire

Antonio Giuliani Cirillo Monzani
Questo testo fa parte della serie Il Parlamento del Regno d'Italia


[p. 765 modifica]



È una delle più chiare e nobili individualità della Toscana. Giovanissimo e studente ancora nell’università di Pisa, egli si univa a varî altri giovani generosi, [p. 766 modifica]per dedicarsi fin da quel momento al servigio della patria, e prepararle con ogni sorta di sacrifizî un avvenire di libertà e d’indipendenza.

Il Malenchini, compromesso gravemente, ha dovuto allontanarsi più volte dal proprio paese e refugiarsi in terra straniera. Nel 1848 egli ebbe parte importantissima negli avvenimenti accaduti in Toscana, fu al campo in Lombardia, e combattè da prode sotto Curtatone. Nel 1859, la parte affidata al Malenchini fu ancora più cospicua, in quanto che egli fu scelto a membro del governo provvisorio risiedente in Firenze, ed ebbe poscia il grado di colonnello nella riorganizzata armata Toscana.

Quando Garibaldi si decise a tentare l’eroica spedizione di Marsala, il Malenchini, che avealo già seguito durante la campagna d’Italia nei Cacciatori delle Alpi, lo raggiunse in Sicilia, ove ricevette dall’illustre liberatore un comando importante ch’ei conservò fino al momento dello scioglimento della così detta armata meridionale.

Allorquando avvenne la fusione dei quadri di questa nell’esercito regolare, al Malenchini fu conservato il suo grado di colonnello, non solo, ma anche fu concesso l’onore di esser chiamato dal Re a suo aiutante di campo.

Il Malenchini, eletto deputato dal primo collegio di Livorno, siede a destra nella Camera, ma spessissimo gli avviene di votare coll’estrema sinistra. E ciò, diciamolo pure, è increscevole, non tanto perchè il partito dell’ordine, al quale immancabilmente egli appartiene, perde un suffragio sul quale ei dovrebbe immancabilmente contare, quanto perchè si giudica questa opposizione essere ispirata al Malenchini da sentimenti poco benevoli che ei professi per quegli onesti e elevati personaggi che hanno con esso lui diviso il potere in Toscana.

Noi non osiamo insistere sovra questa particolarità, della quale, del resto, potrebbe accaderci di male interpretare la causa; ci limiteremo solo ad esprimere il voto, che in un avvenire non lontano il Malenchini possa trovarsi in pienissimo accordo con uomini che [p. 767 modifica]hanno al par di lui, rettitudine di coscienza e caldezza di patrio amore.