Il Parlamento del Regno d'Italia/Sansone D'Ancona
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Giuseppe Checchetelli | Carlo Bon Compagni di Mombello | ► |
deputato.
È nato a Firenze, ed appartiene a una famiglia che ha un posto assai splendido tra le commerciali d’Italia. Egli ha saputo farsi stimare ed apprezzare in modo speciale pel suo ingegno e per la dottrina, nonchè pei disinteressati sentimenti d’amor patrio che in molte occasioni gli è stato concesso di esternare. Dopo la rivoluzione del 1859, i governanti della Toscana hanno confidato importanti incarichi al D’Ancona, che ha sempre corrisposto ampiamente alla fiducia in esso avuta; e non appena compiuta l’annessione, lo si è inviato al Parlamento nazionale. Il D’Ancona prende parte non tenue ai lavori di questo; e il suo avviso saggio e ponderato, sovratutto in questioni finanziarie, o attinenti a pubblici lavori, ha non poca autorità. Egli appartiene al partito di quella maggioranza, che dopo Cavour si mise col Ricasoli, combattè il Rattazzi, e sostenne poi vigorosamente il ministero Minghetti-Peruzzi. Il D’Ancona ha la parola facile, epperò è rincrescevole ch’egli non la prenda più spesso di quello che fa.