Il Parlamento del Regno d'Italia/Giacomo Plezza

Giacomo Plezza

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Vincenzo Capriolo Ruggiero Bonghi
Questo testo fa parte della serie Il Parlamento del Regno d'Italia


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Nato nel 1807 in Cerniago, provincia di Lomellina, dall’avvocato Luigi e Giuseppina Ciani, fece gli studî legali in Torino e prese laurea nel 1830.

Dotato di eletto ingegno, di nobili e patriotici sentimenti, si legò in istretta amicizia cogli uomini ad ogni titolo i più illustri e benemeriti del Piemonte, e con essi loro fece parte di quella associazione agraria che abbiamo più d’una volta avuto occasione di ricordare quanto tornasse utile all’Italia col fomentare ogni sorta di ammegliamento civile e politico. [p. 324 modifica]

Appena accordata dal magnanimo re Carlo Alberto la costituzione, l’avvocato Plezza fu elevato alla dignità di senatore, quindi fu chiamato a reggere il portafogli dell’interno. Spedito poscia a Napoli, nell’anno successivo, in qualità di ambasciatore, lo si inviò in quel medesimo anno, all’epoca della ripresa delle ostilità contro l’austriaco, a commissario straordinario nei ducati di Modena e Parma, ove diè prova di molta abilità e d’energia di condotta.

Nel 1859 il governo ha ancora tratto partito dal patriotismo devoto, coraggioso ed intelligente del nostro protagonista col mandarlo qual regio commissario straordinario in Alessandria, ove si comportò, al solito, in modo degnissimo d’elogio.

Il Plezza, insignito dei gradi superiori delle decorazioni dello Stato, ha pure le croci di varî tra i principali ordini stranieri, ed ha ottenuto più volte l’onore di essere elevato alla dignità di vice-presidente del senato del regno.