Il Parlamento del Regno d'Italia/Francesco Chiapusso

Francesco Chiapusso

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Ebbe i natali in Susa il 2 dicembre 1802 da onesti e stimati negozianti.

Studente di leggi nell’università di Torino, prese parte efficace alla rivoluzione del 1821, ponendosi coraggiosamente tra quelli audaci giovani che col capitano Ferrero alla testa proclamarono la costituzione a San Salvario, e seguirono l’intrepido loro duce fino ad Alessandria.

Conseguita la laurea nel 1825 e fatte pratiche nella capitale, fu ammesso ad esercitare l’avvocatura nella città natale di Susa, ove non appena ebbe compiuta l’età prescritta, fu scelto a membro di quell’amministrazione civica, della quale continuò a far parte fino al 1852, anno in cui trasferì il suo domicilio in Torino.

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Nel 1856 chiamato a far parte della Commissione per l’organizzazione delle opere pie, si prestò con tutta assiduità a favorire quella benefica istituzione.

Stese una relazione sovra tutte le congregazioni di carità della provincia, ne denunciò gli abusi, propose gli emendamenti da introdursi e ne ebbe dal governo espressioni di gratitudine.

Nel 1858 nominato membro della Commissione di statistica, compilò quella della provincia di Susa e fece una relazione contenente i ragguagli numerici della popolazione a confronto dell’estensione della superficie coltiva, e la diversa gradazione di quella proporzione fra i comuni del piano e quelli dei monti, tra i professionisti, gli artieri e gli agricoltori ecc., lavoro che meritò pure al suo autore il plauso dei governanti.

Eletto nel 1848 a membro del consiglio provinciale di Susa, ne fu presidente fino alla definitiva soppressione di quei consigli.

Fece quindi sempre parte del consiglio divisionale di quella città, consiglio che fu forse il primo che stabilisse di accordare premi ai Comuni che avessero istituite scuole elementari femminili, e decretasse sussidî per quelli che mancassero assolutamente di mezzi onde fondare così utili stabilimenti.

Nominato membro dell’attuale consiglio provinciale del mandamento di Susa fece parte delle provinciali deputazioni, nel quale ufficio fu riconfermato per l’anno 1860-61.

Scelto dal collegio della sua città natale a deputato al Parlamento nazionale nelle elezioni generali del 1857, gli fu in quelle del corrente anno riconfermato il mandato.