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Nel 1856 chiamato a far parte della Commissione per l’organizzazione delle opere pie, si prestò con tutta assiduità a favorire quella benefica istituzione.

Stese una relazione sovra tutte le congregazioni di carità della provincia, ne denunciò gli abusi, propose gli emendamenti da introdursi e ne ebbe dal governo espressioni di gratitudine.

Nel 1858 nominato membro della Commissione di statistica, compilò quella della provincia di Susa e fece una relazione contenente i ragguagli numerici della popolazione a confronto dell’estensione della superficie coltiva, e la diversa gradazione di quella proporzione fra i comuni del piano e quelli dei monti, tra i professionisti, gli artieri e gli agricoltori ecc., lavoro che meritò pure al suo autore il plauso dei governanti.

Eletto nel 1848 a membro del consiglio provinciale di Susa, ne fu presidente fino alla definitiva soppressione di quei consigli.

Fece quindi sempre parte del consiglio divisionale di quella città, consiglio che fu forse il primo che stabilisse di accordare premi ai Comuni che avessero istituite scuole elementari femminili, e decretasse sussidî per quelli che mancassero assolutamente di mezzi onde fondare così utili stabilimenti.

Nominato membro dell’attuale consiglio provinciale del mandamento di Susa fece parte delle provinciali deputazioni, nel quale ufficio fu riconfermato per l’anno 1860-61.

Scelto dal collegio della sua città natale a deputato al Parlamento nazionale nelle elezioni generali del 1857, gli fu in quelle del corrente anno riconfermato il mandato.





È nato in Torino il 2 ottobre del 1825. Suo padre, veterano delle armate del primo Napoleone, è attualmente ufficiale superiore in ritiro.