Il Parlamento del Regno d'Italia/Filippo Oliva

Filippo Oliva

../Pietro Montella ../Leopoldo Cannavina IncludiIntestazione 3 febbraio 2022 75% Da definire

Pietro Montella Leopoldo Cannavina

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deputato.


Nacque il 9 agosto 1814 in Platì, comune del circondario di Gerace, provincia di Reggio di Calabria, dai signori Arcangelo e Rosa Romei.

Compiuti i suoi studi in Napoli, egli laureossi in diritto civile e canonico, e ritornò in patria stabilendo il suo domicilio in Palmi, comune capoluogo di circondario in detta provincia.

[p. 1148 modifica]Nel 1848 manifestava i suoi sentimenti liberali e patriottici, e però dopo l’infausto giorno del 15 maggio del medesimo anno, ei veniva inscritto sulla lista degli attendibili, e vessato dalla polizia del dispotico governo del Borbone.

Nell’agosto del 1860 fu nominato sindaco dello stesso comune di Palmi, e poi confermato nel 1861 e 1864, più volte gli furono conferite le funzioni di sotto-prefetto e di vice-governatore di quel circondario. Amministrò la cosa pubblica con zelo, solerzia e rettitudine, cooperò per ottenere la sede del tribunale circondariale in quel comune, e per provvedere lo stesso di acqua di cui difettava.

Nel 1862 però, giudicando la rivoluzione sommamente pericolosa e nociva all’Italia, seppe resistere ed opporvisi, ed appoggiando le autorità colla sua influenza, e coll’aiuto di buoni cittadini riusci a mantenere l’ordine e la tranquillità. Ma dopo la disfatta degl’illusi garibaldini non cessò di riguardarli come fratelli italiani e provvide ai mezzi della loro sussistenza con denari propri.

Nello stesso anno, in compenso degli onorati servigi da lui prestati al comune da lui amministrato ed alla patria, veniva insignito della croce di cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro, e nel dicembre dello stesso anno da quel collegio elettorale a grande maggioranza di voti eletto deputato al Parlamento nazionale italiano1.

Prese parte nella rivoluzione del 1860, e contribuì per quanto era nelle sue forze coll’opera e coll’anticipazione di più di 20,000 lire al trionfo della causa nazionale del plebiscito.

Ebbe l’onore di ricevere nella sua qualità di sindaco di quel paese l’illustre generale Garibaldi, allorchè questi fece la sua entrata in Palmi, ov’era da quella popolazione con grandissimo entusiasmo ricevuto ed applaudito.




Note

  1. Questa notizia biografica abbiamo trascritta quale ci fu gentilmente comanicato.