Il Libro dei Re - Volume I/Introduzione/VII

Introduzione - VII. - Composizione del Libro dei Re

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VII. Composizione del Libro dei Re.

(Ed. Calc. p. 6-7).


     Quante dirò leggiadre cose e belle,
Dette furono un dì. Tutte le parti
370Di quest’almo giardin che arduo rinchiudo
E nobile saper, fûr ricercate;
E se loco nessun mi fia concosso
Là su la pianta che sì vaghi frutti
Nutre sui rami, che salirne il vertice
375Non mi fu dato, ben colui che siede
D’un arbore fiorente e maestoso
Sotto a le fronde, da ogni mal difesa
Trova in quell’ombra. Forse anch’io sui rami
Di tal cipresso che ombre attorno gitta,
380Acconcio un loco troverò: e forse
Questo, che narra de’ regnanti prischi
Libro famoso, lascierò qui in torca
Qual ricordo di me. Leggi, e in tuo core
Pensa che nulla v’ha menzogna in esso,
385Nessun inganno. Che pur sempre eguali
Le sorti si volgean dell’uman seme,
Non pensar tu. Ma in esso ogni più bella
Cosa si accorda con la mente nostra,
D’enigma anche per via, quando taluna
390Alto significato in sè nasconda.

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     Ma di tempi più antichi eravi un libro,
Pieno d’antiche istorie. I sacerdoti
Ne avean, chi qua chi là, sparsi frammenti,
Ogni saggio ne avea cospicua parte,
395Qual tesoro acquistato. E un dì pur visse
Un forte, a’ borgomastri almo rampollo,
Animoso e possente e saggio molto
E di molto consiglio. Ei degli antichi
Tempi cercava con amor le cose,
400E degli antichi raccogliea le illustri
Parole e i fatti. Da ogni villa intorno,
Da ogni castello, i vecchi sacerdoti
Raccolse un giorno, e questo antico libro
Compose allor, gl’interrogando a prova
405Delle famiglie de’ regnanti prischi
E degli eroi che fûr lodati un giorno,
Nella vetusta età, di lor, che l’ampia
Terra a principio governar col senno
E a noi l’abbandonâr poscia in sì tristo
410E miserevol stato. Ei ricercava
Sotto qual astro amico al termin suo
Di lor grandezza fosse il dì venuto.
     E quei tutte narrâr partitamente
De’ prischi re le cose e di fortuna
415La mirabil vicenda. Ogni lor detto
Ascoltava quel prence, indi un famoso
Libro ne componea, nobil ricordo
Di lui nel mondo. Faccian lode a lui
E le genti del volgo e i prenci tutti!