Il Lago Maggiore, Stresa e le Isole Borromee - Vol. 1/Libro II. Proemio
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LIBRO II.
dalle prime notizie di stresa e delle isole del lago maggiore sino alla loro infeudazione alla casa borromeo
Proemio
Il lungo tratto di tempo compreso in questo libro abbraccia quasi intero il così detto medio evo dalla fine dell'ottavo secolo fino alla metà circa del decimoquinto. Questo periodo però, generalmente parlando e in ispecie nella sua prima parte, cioè sino alla signoria dei Visconti, è il più oscuro della storia sì generale della Lombardia, alla quale sola possiamo quinci innanzi tener l'occhio, che particolare dei luoghi del nostro Lago. Anzi se di quella si hanno sufficienti notizie negli scrittori, di questa dobbiamo dire che sono scarsissime e per giunta molto imperfette. La sola guida che possiamo quindi avere alla dilucidazione dei luoghi del Lago Maggiore in questi secoli sono in modo speciale le carte, che ancor ci rimasero. Da esse sole possiamo apprendere col nome delle terre, dei castelli, dei borghi la condizione de'loro abitatori e le vicende, alle quali soggiaqquero. Però è mestieri ancora avvertire che esse non ci offrono che nomi nudi di luoghi, di persone e di date, non già serie ordinate di fatti. Sono contratti di vendite, sono permute di beni o fondi, sono testamenti, sono concessioni, privilegi o donazioni sovrane, sono legati di persone divote, sono pie fondazioni di chiese, dimonasteri, di case ospitali, e nulla più. Le pietre scritte che ci furono in qualche modo guida nei secoli precedenti, in questi, che a ragione si appellano secoli d'ignoranza, sono quasi totalmente scomparse, ed è rara ventura il poterne trovare alcuna, che si possa ancor leggere. Le carte dunque sono quasi gli unici fonti dai quali dobbiamo e possiamo attingere la storia dei nostri luoghi. Fuori di questi non si hanno che tenebre e fitta notte.
Da ciò è facile comprendere, che per ordinare una serie qualunque di notizie staccate e per se stesse quasi inintelligibili e collocare luoghi e persone ai loro tempi, e dar loro una qualche luce che li rischiari, è mestieri prendere a scorta la storia più generale, uscendo a quando a quando dai limiti, entro i quali siamo ristretti, per rientrarvi ben presto forniti di nuovi lumi, che ci aprano dinanzi la via a proseguire l'intrapreso cammino. E questo appunto sarà il metodo, che io terrò in questo secondo libro. Accanto alla storia più generale farò succedere quella parziale de'nostri luoghi innestando questa a quella per modo, che ne riesca alla fine un tutto di fatti, che possano, se non pienamente appagare la nostra curiosità, almeno acquietarci in quel poco, che si può avere, in aspettazione che nuove scoperte, rivelatrici di un tempo, che non è più in nostro potere di restaurare, vengano a riempire le lacune, che ci rimangono.
Frattanto a guida del lettore gioverà distribuire tutto lo spazio di tempo compreso in questo libro nei cinque seguenti periodi:
Periodo | I. | Del dominio dei Carolingi in Italia (774-888). |
" | II. | Dei tentativi fatti per ricostituire l'Italia in regno indipendente dalla Francia e dalla Germania sotto di un principe italiano (888-1024). |
" | III. | Dei tentativi della Lombardia alla propria indipendenza sino alla distruzione di Milano per opera di Federigo Barbarossa (1024-1162).
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" | IV. | Della Repubblica di Milano e delle lotte interne tra i nobili e i plebei, che apparecchiano la strada alla Signoria dei primi (1162-1276). |
" | V. | Della dominazione dei Visconti (1277-1447). |