Il Conte Rosso/Prologo/Scena quarta
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Giuseppe Giacosa - Il Conte Rosso (1880)
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Clara, e detti.
- Seyssel
- Oh! la bella
- Villana!
- Clara
- Sire, dove sono?
- Seyssel
- Sei
- Nella tenda reale. Donde vieni?
- Clara
- Dalla lizza.
- Seyssel
- Com'è il tuo nome?
- Clara
- Clara.
- Figlia al mugnaio che abita di contro
- All'ultime trabacche in riva al fiume.
- Seyssel
- Sei troppo bella per un campo; questo
- Non è luogo da te. Bazza ai soldati,
- Se t'adocchiano; tu faresti gola
- A un capitano.
- Clara
- Mi sono smarrita.
- È bello qui!
- Seyssel
- Che cerchi? Hai nello sguardo
- L'irrequieta fiamma d'un pensiero,
- E mi sembri una ganza ingelosita
- Che braccheggia il suo damo. Se tu perdi
- L'amante, io m'offro alla sua vece.
A Challant.
- Ibleto,
- Ecco gli amori che non sceman pace.
- Clara
a Challant.
- Mio bel sire, di grazia, concedete
- Ch'io attenda qui le sorti della giostra.
- Challant
- Ti preme?
- Clara
- Assai.
- Seyssel
- E lasciasti la lizza!
- Clara
- Un bietolone mi si pose ai fianchi
- A pizzicarmi, e perché gli menai
- Una ceffata, piantommisi innanzi
- Coll'obesa persona ad impedirmi
- La vista. Io smanio a non vederci.
- Seyssel
ridendo.
- E stai
- Per gl'Inglesi o pel conte di Savoia?
- Clara
- Oh! voi portate nell'armi lo stesso
- Segno ch'ei porta. Io sto per lui. Darei
- Tutto il mio sangue per la sua vittoria.
- Challant
- Come t'accendi!
- Clara
- O messeri, voi siete
- De' suoi, della sua gente! Io non cercava
- Che di voi. Come splende in armi! Il conte
- Di Savoia, diceste? Ed ha gran terre?
- È più bello che un re. Dov'è Savoia?
- Challant
- Lungi.
- Clara
- Di là dai mari?
- Challant
- Oh no. Più presso,
- Sul confine d'Italia.
- Clara
- Intesi il nome
- D'Italia. Spesso nella nostra casa
- Sostano i viandanti, e ve n'ha molti
- Che si chiaman lombardi, e ci raccontano
- Della terra d'Italia. Un bel paese,
- Circondato da orribili montagne
- Di ghiaccio vivo.
- Challant
- Fra quelle montagne
- È Savoia.
- Clara
- Fra quelle? È sempre inverno
- Laggiù?
- Challant
- No, il sole è più caldo ed il cielo
- Più limpido del tuo; son verdi prati,
- Foreste verdi e vigneti.
- Clara
- Voi siete
- Al servizio del Conte?
- Challant
- Io son vassallo
- Del Conte.
- Clara
- E lo seguite ovunque ei vada?
- Challant
- Sovente.
- Clara
- Mi volete? Io son disposta
- A venir famigliare insiem con voi.
- So far bucato, rimendare i panni,
- E spargerli d'essenze, e ben disporli
- E custodirli nella guardaroba.
- Spazzo, stiro, son lesta, obediente,
- E di poche parole. Vi prometto
- Una buona massaia.
- Seyssel
ridendo.
- Il Conte ha moglie
- Giovine e bella.
- Clara
- Io non voglio nemmeno
- Che mi conosca. Ad un solo suo sguardo
- Morirei di paura.
- Seyssel
- Egli non sprezza
- Le belle come te.
- Clara
- Sarò una cosa
- Nelle sue mani.
- Challant
- Dove l'hai veduto?
- Clara
- Or ora, nella lizza. Io non credevo
- Che un uom potesse tanto.
- Challant
- È ancora incerta
- La battaglia.
- Clara
- Ne avesse incontro cento,
- E fosse inerme, vincerà.
Fanfara all'interno. Grida all'interno.
- Savoia!
- Viva Savoia!
- Seyssel
a Challant.
- È finita la giostra.
- Vieni.
- Clara
a Challant.
- Signore, datemi ch'io possa
- Vederlo.
- Challant
- E tu rimani, ti rimpiatta,
- E poi cerca di me. Mi chiamo il conte
- Di Challant.
- Clara
- Grazie, sire.