Il Conte Rosso/Atto primo/Scena seconda
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Giuseppe Giacosa - Il Conte Rosso (1880)
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Ardòn, Nende, Martigny e detti. Ardòn, vestito poveramente ed inzaccherato di fango fino ai ginocchi.
- Bona
- Messeri, il Conte giuoca
- E vi dispensa dagli omaggi.
Martigny s'avvicina per inchinar la Contessa.
- Ardòn
tagliandogli il passo.
- Piano,
- Messer conte; a me il passo: io ti precedo
- Per cent'anni di feudo e di casata.
- I miei maggiori spiegavan bandiera
- Con placito imperiale quando i tuoi
- Stavano al solco od al bosco. M'inchino
- Alle molto magnifiche signore
- Le due Contesse di Savoia; il Conte
- Giuoca... men duol, ma, vassallo, gli debbo
- Riverenza: egli può del suo diritto
- Far rinunzia, non io del mio dovere.
- Amedeo
- Ardòn, salute. Tu ci porti in casa
- Un campo intero! Se paghi il pedaggio
- Non è senza ragione: hai gli stivali
- Inzaccherati fino all'orlo.
- Ardòn
- Io venni
- A piedi per tre giorni di cammino,
- Sire.
- Amedeo
- Come?
- Ardòn
- Da un anno, alla mia sella
- S'appiccicavan peli di somaro.
- Ora il ciuco m'è morto, e vado a piedi.
- San Martino
al vicino.
- Con tanti anni di feudo!
- Ardòn
- Sì, messere,
- Con tanti anni di feudo. I miei villani
- Hanno fame, e non pagano le taglie.
- San Martino
- E voi soffrite in pace il lor rifiuto?
- Ardòn
- Meglio a piedi il signor, che le sue genti
- Nel cimitero.
- Amedeo
- Scegliti un cavallo
- Nelle mie scuderie.
- Ardòn
- Non avrei biada
- Né orzo né fieno da pascerlo.
- Amedeo
- E vivi?...
- Ardòn
- Della caccia e dell'orto.
- Bona
- È un malo esempio
- Che voi date ai ribelli. Anche se ingrato,
- Il suol basta ai villani ed al signore.
- La sola autorità che li concede
- Può spogliarvi dei dritti in cui riposa
- La gerarchia feudale, e chi rallenta
- I freni è del civile ordin nemico.
- Ardòn
- Madonna, io vengo appunto a far richiamo
- Per negate osservanze, e, dove occorra,
- A richieder d'aiuto il mio Signore.
- Bona
- Bella nuora, di grazia, intrattenete
- Questi messeri in piacevol sollazzo.
- Berry
ai Conti.
- Qual giuoco? al re sincero o a confessione?
- San Martino
- A confessione. Ci direte i vostri
- Ghiotti peccati.
- Berry
- No, conte, udiremo
- I vostri, invece.
- San Martino
- Ve ne avremmo assolta
- Con poca penitenza.
- Berry
- Io metto un premio
- Alla maggior virtù!
- San Martino
- Se mi toccasse,
- L'avrei per male.
- Berry
- Martigny, comincio
- Da voi.
Siede accanto a Martigny, e durante la scena seguente passa da uno all'altro dei gentiluomini, discorrendo a bassa voce con ciascheduno di loro.
- Challant
a San Martino.
- Ecco la Corte. Il Conte a scacchi,
- E a ciarle i gentiluomini; e nei campi
- E nei manieri si muore di fame.
- Bona
- Ardòn, vi ascolto. Che cercate?
- Ardòn
- Il mio
- Signore.
- Bona
- Non vi basto?
- Ardòn
- Io son vassallo
- Del conte di Savoia.
- Bona
- È la contessa
- Che vi sta a fronte.
- Ardòn
- Lo vedo.
- Amedeo
- Pedante!
- Eccomi. Parla.
- Ardòn
- Gli affari van male.
- Amedeo
- Ma non t'è tributario anche il convento?
- Ardòn
- Mi deve il fumo d'un cappone.
- Amedeo
- Il fumo?
- Ardòn
- Il solo fumo. È scritto nelle carte.
- Anzi il tributo era andato in disuso;
- Ma il priore mi è avverso, e tutti gli anni
- Vengono sotto il vento, egli e i suoi frati,
- A cucinare davanti al castello.
- Al povero mio desco il vento reca
- Il fumo ed i profumi, ed essi gridano
- Gozzovigliando: «Noi paghiamo il canone
- Al Signore d'Ardòn».
- Amedeo
- Tu non li sloggi
- A bastonate?
- Ardòn
- È scritto nelle carte.
- Amedeo
- Or dunque che mi vuoi?
- Ardòn
- Che gli affamati
- Gabbin la taglia, sia; ma la prestanza,
- Che del poco retaggio non li scema,
- La voglio intera. Quando la mia donna
- È in travaglio di parto, ad essi incombe
- Picchiar sull'acqua dei fossati in modo
- Che le rane si tacciano, cantando:
- Pace, ranocchi, pace,
- Sinché madonna giace.
- Amedeo
- Strana usanza!
- Ardòn.
- Madonna, è corso un mese,
- Mi fece il dodicesimo figliuolo
- Con rischio della vita, ed i ranocchi
- Gracidarono impuni il giorno intero.
- San Martino
- E l'avete sofferto? Un par di forche
- Sulla spianata del castello, e giuro
- Che vi pagano taglie o prestazioni.
- O il tirannuccio che siete!
- Ardòn
- Messere!
- Bona
- Ben dice San Martino: il dritto è dritto!
- E a chi nega tributi, usar clemenza
- È suprema viltà.
- Ardòn
- Sire, parlate.
- Amedeo
- Hai dodici figliuoli?
- Ardòn
- Sì. Le notti
- D'inverno sono eterne.
- Amedeo
- Tu mi piaci.
- Vieni con me, ti faremo ragione:
- È ver, madonna?
Ai valletti.
- Portateci vino
- Di Francia. Tu sei stanco; mastro Luca,
- Danne il posto.
Va a sedere con Ardòn alla scacchiera e discorrono insieme.
- Nende
a Luca.
- Voi siete un uom felice.
- Luca
- Io?
- Nende.
- Tutti i giorni voi giuocate a scacchi
- Col conte di Savoia.
- Luca
- E vi fa gola,
- Messer barone? Io mi terrei piuttosto
- Di far cento salassi, anzi che pormi
- A una partita.
- Nende.
- Come?
- Luca
- Il Conte intende
- A guardarsi d'attorno, a c ôrre a volo
- Gli atti, i gesti, i discorsi, e non gli sfugge
- Il suon d'un ette.
- Berry
a Challant.
- A voi, messere Ibleto.
- San Martino
- È lecito ascoltare i suoi peccati?
- Challant
- Io non intesi i tuoi.
- Berry
a Challant.
- Diteci tutto
- Coll'animo contrito.
- Challant
- V'amo.
- Berry
- E poi?
- Challant
- Oh! madonna, madonna! io non sostengo
- Di parlarvi per giuoco. Ad ogni istante
- Cresce delle febbrili ansie il tormento,
- E mi strema di forze. Una parola,
- Ditemi, una parola, che mi levi
- Di speranza o di pena. Il lago è calmo
- Come l'animo vostro e l'aria mite;
- Non mi negate l'assenso.
- Berry
- Qualcuno
- Potrebbe...
- Challant
- No, vi rispondo di tutto.
- Io comando alle scolte.
- Berry
- Ma non sola.
- Challant
- Sceglietevi i compagni.
- Berry
- Un breve giro
- Sul lago, e nulla più.
- Challant
- Nulla.
- Berry
- Non vedo
- Che sia male.
- Challant
- Assentite? Il giorno?
- Berry
- Voglio
- Pensarci.
- Challant
- Udite. La Corte sovente
- Vi circonda così, che non v'ha luogo
- A una sola parola. Il dì prescelto
- Voi mi darete con facil pretesto
- Un vostro vezzo... quello, il fortunato
- Che il bel collo vi lambe. Io l'avrò sogno
- Di promessa. Il battello è pronto.
- Berry
- È pronto?
- Challant
- Che?... vorreste... oggi stesso?...
- Berry
- Il mio fermaglio
- Ve ne darà, nel dì prescelto, avviso.
- Amedeo
che si è avvicinato.
- Tu mostri aver di gran peccati.
- Challant
levandosi.
- Sire!