Il Conte Rosso/Atto primo/Scena prima

Atto primo

Scena prima

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Atto primo - Scena seconda

Amedeo, seduto alla tavola in fondo, giuoca a scacchi con Mastro Luca. Bona di Borbone, a destra dello spettatore, discorre con San Martino. Bona di Berry, seduta a sinistra, parla a bassa voce con Challant, e sta ricamando. Il sire Della Torre ed altri gentiluomini.


Bona

a San Martino.

E così consueti i giorni vanno
Per la lor china, o conte, e d'ogni bella
Pace è specchio la Corte di Savoia.
Il nostro dolce Sire inganna al giuoco
L'ore meridiane, e lo vedrete
Durar, finché imbrunisca, alla scacchiera,
La nostra bella nuora intende a santi
Ricami per gli altari d'Altacomba
E noi vediam serenamente in queste
Gioie famigliari il compimento
Del materno desìo. Che si fa, conte,
Nel vostro Canavese?
San Martino
Un po' di guerra
E molto di rapina.
Bona
Chi guerreggia?
San Martino
I borghesi e i villani incontro a noi.
Bona
Strano paese il vostro: in ogni canto
Della terra d'Italia ardono l'ire
A suono di campana. A noi fiorisce
Più civile costume, ed è lo squillo
Della tromba segnale di battaglia.
Non avete tre fiumi in Canavese,
La Dora, l'Orco e la Chiusella?
San Martino
E un quarto:
La furia popolare.
Bona
Lo si asciuga
Cacciandolo nei primi. E chi rapina?
San Martino
I signor sui signori.
Bona
Fate piano,
Che fragor d'armi non valichi l'Alpi;
E sbrigatela pure fra di voi.
Berry

a San Martino.

Passaste di Torino?
San Martino
Sì, madonna.
Berry
E di Rivoli?
San Martino
Appunto, e vi trovai
L'olezzo ed il tepor di primavera.
Berry
Questa bruna Ripaglia ha poco sole.

A Bona.

Quando la lascierem, madonna?
Bona
Quando
Piaccia al nostro signore.
Amedeo
Allor domani.
Perdona, San Martino: il mio barbiere
Ed avversario mi stringeva ai fianchi
Con due buffoni, una rocca e un cavallo,
E dovetti pensare a tutelarmi,
Prima di salutarti.
San Martino
Il buon piacere
Del mio Sire anzitutto.
Berry

a Bona.

Allor domani
Partiremo per Rivoli?
Bona
È costume
Recarvisi d'ottobre e siam d'aprile.
Fra cinque mesi.
Berry
Dacché piacque al nostro
Signore!
Bona
I Conti di Savoia stanno
Di qua dall'Alpi.
Scudiero

entrando.

Un messaggio pel mio
Grazioso Signor.
Bona
D'onde?
Scudiero
Dal vescovo
Di Sion.
Bona
Date. Il Conte giuoca.

Legge.

Attenda
Il prevosto dell'armi un nostro cenno,
E voi, messere Della Torre, udite.

Uno dei gentiluomini le si avvicina e parla sommesso con lei.

Challant

a Berry.

Vedrem fra poco la grande Contessa
Vestir cotta ed usbergo, e il dolce Sire
Filar dalla conocchia. Oggi ai soldati
Comandano le femmine.
Berry
Vi pare
Così strano, Challant?
Challant
Io son codardo,
Madonna, a voi d'accanto, è ver; ma induro
Più travagli che in guerra. Oh se potessi
Scuotere il vostro giogo!
Berry
Io l'avrei caro.
Fatelo.
Challant
Ieri mi deste men crude
Parole.
Berry
Non rammento.
Challant
Io vi pregavo
Di una corsa sul lago. Il bel Lemano
Serba ancora la nitida purezza
Invernale, e la nuova primavera
Fa men pungenti le brezze. Al chiarore
Di luna il Montebianco si riflette
Nell'acqua tersa: dai gorghi profondi
Riscintillano gli astri, le colline
Si smarriscono in candidi vapori,
E quasi sembran navigar sul cielo.
Berry
Voi parlate il linguaggio di messere
Petrarca.
Challant
Un uom che amò.
Berry
Ma a noi la notte
Non arreca che il sonno. Il nostro Sire
Appena il sole va sotto, sbadiglia,
E sonnecchiano tutti.
Challant
Ognun governi
Se stesso a suo talento. Io non vi chiedo
Riprovevole cosa. Avrem compagni
Scelti da voi; mi basta la dolcezza
D'esservi accanto a tarda notte e senza
Cortigiano sussiego.
Berry
Io son la sposa
Del vostro Sire...
Challant
Egli cura gli scacchi
Più che la Casa e lo Stato.
Berry
M'è avviso
Che voi mi amiate per dispetto.
Challant
Io v'amo
Per mia rovina, madonna.
Bona

a Della Torre.

Si mandino
Cento lance a Louêche.

Amedeo, Challant ed altri si levano di scatto.

Perché v'alzate,
Signori? Pace, E voi, dolce mio Sire
Tornate alla scacchiera, o mastro Luca
Vi fa matto in due colpi. O via, per cento
Lance tanto scompiglio? Non è cosa
Di tal momento da dover levarsi
Un Sovrano dal giuoco, ove distrae
L'animo dalle cure dello Stato.
Il messaggio del vescovo Edoardo
Narra l'Alto Vallese renitente
Alla taglia di guerra. Gli alpigiani
Cantan miseria, e brontola sommessa
Nuova imminente rivolta. Ci parve
Solo consiglio da seguirsi un pronto
Invio di lance e l'ordinammo. Conte
D'Aix, che ne dite?
Un Cortigiano
Era il miglior consiglio
Da seguirsi.
Bona

ad un altro.

E voi, Lando?
Altro Cortigiano
Io non ho voce
Che per plaudirvi, madonna.
Bona
E voi, sire
Di San Martino?
San Martino
Se ai villani piace
Di far la guerra, paghino.
Amedeo
Maestro
Luca, agli scacchi dunque. M'è più caro
Pararmi dalle tue che dalle insidie
Dei Vallesani: e poi che la graziosa
Nostra madre e Signora ci risparmia
Le cure, e i nostri saggi consiglieri
Convengon seco, allegramente! Sei
Tu il mio solo nemico.
Challant
Il cielo, o sire,
Non ve ne dia mai di peggiori.
Bona
Parli
Amaramente, Challant.
Challant
No, madonna:
Faccio un voto sincero e necessario
Alla Casa sabauda.
Bona
Anche dai forti
Si difende Savoia.
Challant
È ver. Maestra
Di buon governo è la scacchiera.
Bona
Ibleto!
Challant
Iddio, madonna, vi serbi per lunghi
Anni allo Stato!
Bona
Tu ci lanci auguri
In sembianza d'offese.
Challant
Io so che abbiamo
Gran bisogno di Voi.
Bona
Ciò ti ripugna?
Amedeo
Che brontolone quel Challant! Scommetto
Che gli è tornato a male un qualche amore.
Pace, pace!
Valletto
Domandano udienza
I signori di Ardòn, di Nende, e il conte
Di Martigny.
Bona
Ben vengano.
Amedeo
Io non voglio
Disturbar la partita, e li dispenso
Dagli omaggi.