Il Canzoniere (Bandello)/Le Rime Estravaganti/XX - Per quel dolce penser che notte e giorno
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XX - Per quel dolce penser che notte e giorno
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XX.
Vede in sogno la Mencia, che gli parla: e tale n’è la sua letizia che non vorrebbe ridestarsi più.
È tra le rime fatte conoscere dal Pèrcopo, l. cit.
Madrigale.
Per quel dolce penser, che notte e giorno,
Mai sempre alberga nel mio stanco petto,
Dormendo, il viso adorno
Di Madonna m’apparve in lieta vista;
5E poi s’assise sopra il casto letto,
Al loco, d’ogni intorno,
Luce spargendo, altrove mai non vista.
Indi quel braccio schietto
A me distese, e disse: — Io fo ritorno
10Per dar riposo alla tua vita trista. —
Ed io, che mai diletto
Simil non ebbi, dubitai di scorno,
Ch’un tanto ben sì presto non s’acquista.
E feci un mio concetto
15Che sonno fosse, nè volea svegliarmi;
Ma dalla bella man sentii lasciarmi!
Note
V. 8. Quel, quel suo; schietto, perfetto, senza difetto.
V. 9. Io fo ritorno a te; spesso vedemmo, o per assenza di lui o di lei, la Mencia lontana dal Bandello.
V. 12. Dubitai di scorno, temetti d’esser scornato.