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314 | Matteo Bandello |
Ven nel mio cor, Madonna, un dolce foco,
Qual fa che, spesso, di dolcezza io grido.
5O fatali fiammelle,
Altiere, vaghe e belle,
Non mi negate quell’ov’io m’infoco,
Chè, mentre i dolci rai mi guardan fiso,
Fra l’alme luci scorgo il paradiso!
V. 4. Qual, il quale; grido, dò in esclamazioni di gioia.
V. 7. Quell’ov’io, lo sguardo nel quale io.
XX.
Vede in sogno la Mencia, che gli parla: e tale n’è la sua letizia che non vorrebbe ridestarsi più.
È tra le rime fatte conoscere dal Pèrcopo, l. cit.
Madrigale.
Per quel dolce penser, che notte e giorno,
Mai sempre alberga nel mio stanco petto,
Dormendo, il viso adorno
Di Madonna m’apparve in lieta vista;
5E poi s’assise sopra il casto letto,
Al loco, d’ogni intorno,
Luce spargendo, altrove mai non vista.
Indi quel braccio schietto
A me distese, e disse: — Io fo ritorno
10Per dar riposo alla tua vita trista. —
Ed io, che mai diletto
Simil non ebbi, dubitai di scorno,
Ch’un tanto ben sì presto non s’acquista.
E feci un mio concetto