Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/LX - Mopso sen va superbo perché Nisa

LX - Mopso sen va superbo perché Nisa

../LIX - Se quanto è 'l gran desir ch'a dir mi sprona ../LXI - Donna, che sète il sol degli occhi miei IncludiIntestazione 25 febbraio 2024 100% Poesie

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LX.

Delio, pastore, si lagna della crudeltà della sua Mencia che lo trascura e lo fugge.
          Vivace quadretto di vita pastorale.

Mopso sen va superbo, perchè Nisa
     D’un bel drappo di lin gli fa favore:
     Neera al caro Aminta manda un fiore,
     4Ed uno anel a Glico dona Lisa.
A Meri Galatea con dolci risa
     Un cinto cinge, e Cice cava fore
     Dal bianco seno un nastro e dice: Amore
     8Meco lega Dameta d’una guisa.
La Mencia a que’ pastor che vede, dona
     Rose, amaranti, gigli e croco, e mai
     11Di me non le sovvien, che ’n fuoco coce.
Scherza con tutti e a me sol dona guai,
     Da me sen fugge, e ’n tutto m’abbandona:
     14Diceva Delio con dolente voce.

Note

V. 1. Mopso e Nisa, Aminta e Neera, Glico e Lisa, Meri e Galatea, Cice e Dameta, coppie d’amanti pastorali, celebrate dai poeti bucolici. [p. 116 modifica]

V. 6. Un cinto, un serto, una cintura.

V. 8. D’una guisa, d’un sol modo.

V. 10. Croco, fiore e quindi colore di zafferano.

V. 11. Coce, costrutto irregolare per l’attrazione della rima; non si ricorda di me Delio, che ardo nel fuoco.