Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/LX - Mopso sen va superbo perché Nisa
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LX.
Delio, pastore, si lagna della crudeltà della sua Mencia che lo trascura e lo fugge.
Vivace quadretto di vita pastorale.
Mopso sen va superbo, perchè Nisa
D’un bel drappo di lin gli fa favore:
Neera al caro Aminta manda un fiore,
4Ed uno anel a Glico dona Lisa.
A Meri Galatea con dolci risa
Un cinto cinge, e Cice cava fore
Dal bianco seno un nastro e dice: Amore
8Meco lega Dameta d’una guisa.
La Mencia a que’ pastor che vede, dona
Rose, amaranti, gigli e croco, e mai
11Di me non le sovvien, che ’n fuoco coce.
Scherza con tutti e a me sol dona guai,
Da me sen fugge, e ’n tutto m’abbandona:
14Diceva Delio con dolente voce.
Note
V. 1. Mopso e Nisa, Aminta e Neera, Glico e Lisa, Meri e Galatea, Cice e Dameta, coppie d’amanti pastorali, celebrate dai poeti bucolici.
V. 6. Un cinto, un serto, una cintura.
V. 8. D’una guisa, d’un sol modo.
V. 10. Croco, fiore e quindi colore di zafferano.
V. 11. Coce, costrutto irregolare per l’attrazione della rima; non si ricorda di me Delio, che ardo nel fuoco.