Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/III - Di madre bella, ma piú bella figlia

III - Di madre bella, ma piú bella figlia

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III - Di madre bella, ma piú bella figlia
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III.

Suo repentino innamoramento di donna che, più oltre, designa col finto nome di Mencia — nome che suonò forse al suo orecchio gradito anche per il richiamo alla Nencia da Barberino esaltata da Lorenzo il Magnifico — dal Mincio presso il quale ella visse. — La passione gli divampò in cuore «al primo sguardo». — L’assalto degli occhi di lei fu insostenibile. — L’elogio degli «occhi» della Mencia è uno dei motivi fondamentali di questo Canzoniere, come si vedrà in seguito. — Chi sia costei non è dato penetrare. Il Bandello che aveva già vagheggiato una «Viola» (1505-1506), ed amerà poi «santamente» Lucrezia Gonzaga, sua discepola dal 1537 al 1541, adora e canta nei modi petrarcheschi questa gentildonna mantovana dal 1515 al 1527, anno della di lei morte.

Di madre bella, ma più bella figlia,
     Anzi d’ogn’altra assai più bella, e vaga,
     In cui del mondo tutto ’l bel s’appaga,
     4E d’ogni grazia è grazia a meraviglia;
Chi i bei vostr’occhi ardenti, e quelle ciglia
     Mira, ch’han forza più ch’umana, e maga,

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     Vedrà che amor con quei percuote, e impiaga,
     8Ed ogni freddo cor incende, e piglia.
I’ che di ghiaccio al cor un duro smalto
     Tenea per non sentir d’Amor il fuoco,
     11Lasso! m’accesi al primo sguardo allora.
Ma chi potrebbe sopportar l’assalto
     Di quei begli occhi, s’ivi è sol il luoco,
     14U’ tien gli strali, e l’arco Amor ognora?

Note

V. 1. Reminiscenza del dantesco, Par., XXXIII, 1.

V. 4. Verso molle e lezioso.

V. 6. Maga, magica, fascino di magìa.

Vv. 7-8. Soverchio cumulo d’immagini: Amore con lo strumento degli occhi percuote, impiaga e accende il cuore del poeta, indi lo fa sua preda. Gli stessi pensieri sono ripresi nelle terzine col consueto contrasto petrarchesco del «ghiaccio» e del «fuoco», con il solito paragone dell’«arco» e degli «strali», amplificazione dei concetti espressi nelle quartine. Procedimento questo seguito assai spesso dal Bandello, e che perciò qui, una volta tanto, si segnala.

V. 9. Cor un duro smalto, cfr. Petrarca: «Vedete che Madonna ha ’l cor di smalto», Canz., LXX, v. 23.