Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/CXXVII - Sará che mai mi trovi fòr di questi
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CXXVII.
Vagheggia un dì felice in cui potrà, senz’ambascia, godere gioia d’amore.
Sarà che mai mi trovi for di questi
Strani accidenti, tra la neve e ’l fuoco,
E possa dir: Amor, in questo gioco
4La gioia senza duol mi concedesti?
Sarà ch’un giorno sol lieto mi presti
Sì, che di gioia senta almeno un poco,
Nè più divenga sospirando roco,
8E dorma sì, ch’ognora non mi desti?
Sarà ch’i’ veggia quel bel viso, e adorno
Ver me scoprirsi sì benigno e pio,
11Che più non tema, che l’ingombri sdegno?
O più d’ogni altro avventuroso giorno,
Sereno e chiaro, vieni, e tempo rio
14Di nebbia o pioggia in te non mostri segno!
Note
V. 1. Sarà mai, per ben tre volte inizia la strofe così; cfr.: Vedrò quel giorno, ecc., CXXV, v. 1; dall’ultima terzina del quale sonetto pur ricava idee e imagini per l’ultima terzina di questo.
V. 2. Strani casi d’amore che lo fanno gelare tra la neve, e ardere nel fuoco.
V. 10. Scoprirsi, manifestarsi; ora si vela di disdegno.