Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/CLX - All'ombra d'un bel lauro e d'un olivo
![]() |
Questo testo è stato riletto e controllato. | ![]() |
◄ | Alcuni Fragmenti delle Rime - CLIX - Tocco dal fuoco di celesti rai | Alcuni Fragmenti delle Rime - CLXI - Cerere, queste spiche gialle e pure | ► |
CLX.
Invano Amore scaglia due dardi alla Mencia: questa non ne è ferita.
All’ombra d’un bel lauro, e d’un’olivo
Madonna in sè raccolta sen sedea,
E de’ begli occhi il raggio nutritivo
4Ver me tutta sdegnosa rivolgea.
Videla Amor e disse: ecco il sol vivo
Esempio in terra di mia Madre Dea,
Ma li miei strali così prende a schivo,
8Ch’a me rubella, ed all’amante è rea.
Indi il liquido ciel radendo tolse
Duo strali aurati, e poi che fu fermato
11Il petto le ferì d’avorio e ghiaccio.
Ma si piegaro sì sul cor gelato,
Che ’n loco di maniglie Ella n’avvolse
D’Amor malgrado, l’uno e l’altro braccio.
Note
V. 1. Lauro, gloria; olivo, pace.
V. 2. Madonna sta seduta, «in sè raccolta», come l’ombra del Sordello dantesco: «Tutta in sè romita», Purg., VI, 72.
V. 3. Nutritivo, vivificatore. L’aggettivo stona alquanto detto di raggio.
V. 4. Sdegnosa. Anche questo è un attributo dell’«anima lombarda» di Bordello che se ne stava «altera e disdegnosa», ivi, v. 62.
V. 12. Sul cuore gelato urtarono, e, senza penetrare, si contorsero i due dardi: ed ella se li attorcigliò alle braccia facendone due maniglie. Imagine barocca.