Idioma ladino - Tradizioni e racconti/22
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Traduzione dal ladino di Jan Batista Alton
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I Francesi a Corvara.
Nell’anno, in cui il Barbone6 battè i Bavaresi su «Berg Isel" avvenne ovunque qualche fatto, che diede da parlare alla gente, così anche a Corvara. C’erano verso l’autunno circa quattro cento Francesi a Belluno, che avevano il commando di passar per Agordo, Livinallongo, onde poi superata Incisa e Frara congiungersi alle Chiuse con altri Francesi, che doveano arrivare da Verona. Avendo essi grandissima paura dai briganti del Tirolo doveano eseguir tutto durante la notte. Traditori cene sono sempre stati, i quali per danaro avrebbero venduto anche la loro patria; così anche i Francesi ne trovarono a Livinallongo di quelli, che fecero loro da spia e li condussero di notte per le montagne. Si seppe troppo tardi, che arrivavano, altrimente si sarebbe alzato tutto il distretto di Marebbe, di Codone e di Castelrotto, onde accoglierli a palle di piombo e a sassi sul monte di Prara e fuori da Pontives. A Livinallongo, Corvara eCollfosco si suonò bensì a stormo, anzi alcuni arditi Livinallonghesi e Ladini partirono da casa per andar a sparar contro il nemico sui passaggi di Incisa e di Compolongo, ma ciò non servì ad altro che ad inasprirlo in maggior modo. A Corvara i Prancesi si spargono in piccole schiere per le case facendosi portar da mangiare. Si tirò su di loro qualche schioppettata anche allorché erano ormai fra le case. Essi si mettono a cercare, donde partano questi spari, me non trovan nulla. A Piazza di Sotto vedono però, come qualcheduno sul pancone di Domenico della Piglia aveva pestato polvere da schioppo onde metterla sul focone ed il povere Domenico vien fatto prigione come brigante., Fusillè ", grida un birbante d’un caporale francese; a nulla giovò il ripetere, cbe egli era innocente; gli bendano gli occhi, lo conducono fuori presso al forno e fanno mostra di fucilarlo. In quel momento si precipita di casa sua moglie, comincia ad urlare dallo spavento ed in italiano prega quanto può; essi però minacciano di maltrattarla e la scacciano; ella grida aiuto ed urla, cbe se la sente in tutta Corvara. Per fortuna un uficiale italiano ode il pianto di questa povera donna, vi accorre onde conoscerne la cagione e sgrida i soldati, che volevano fucilare un povero infelice senza fargli il processo. L’uficiale ascolta l’accusa dando retta anche alle parole della moglie e d’altre donne e si persuade, che Domenico è innocente. Lo lascia libero minacciando ai soldati di far fucilar loro, nel caso che commettessero ancora simili bricconerie. Così per la grazia di Dio egli scappò alla morte. Quei poveri Francesi, quando ebbero mangiato qualche cosa, sentendo tutt’ad un tratto giù dall’oste battere il tamburo, sene scapparono via tutti come il fulmine .........)dal Cristo nelle pianure di Pescosta. Ma vedi disgrazia! là sono dirette tutte le archibugiate provenienti da Crép di Sella, da Valchagn e da Mérscia. I Francesi fanno allora una scarica generale verso i Borsa di Valchagn e fuggono in furia verso il Mulino di Collfosco e su per Frara, tanta era la loro paura (e questo non senza ragione) nel vedersi sparar’addosso da tre bande. Seppellirono i loro morti sotto la chiesa di Collfosco, ove ora c’è un mucchio di pietre, che si chiamano petraia delle stanghe4. Di notte vedonsi là spesso de’ lumi turchini ed alcuni pretendono di vedere gente girare attorno quella petraia. I Francesi sela sono poi scappata di notte per Gardena; legarono cenci ai ferri dei cavalli onde non esser sentiti; così la maggior parte di es«<i arrivò senza altro ostacolo alle Chiuse. D’allora in poi rimasero qua e colà nei singoli luoghi alcuni soldati Bavaresi, i quali però non recavan danno a nessuno, Anzi se venivano trattati con buone maniere aiutavano persino a lavorare i campi ed i prati, che era un piacere vederli. I giovani più robusti divennero soldati della Baviera Così Giuseppe del Gnoco prese parte alla battaglia d' Hannau. T..... dell'O..., F.... a S..... di M... si è fintopazzo e così pure A...... della Valle, perciò dovettero sopportare schiaffi e prigione, pur continuarono nella finzione anche dopo ritornati a casa, fin tanto che di bel nuovi sitornò sotto il governo austriaco e i Bavaresi sene andarono.