Idilli (Leopardi)/Lo spavento notturno
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Idillio.
[Il Sogno] Lo spavento notturno
Alceta.
Odi
[Senti], Melisso[,] io vo’ contarti un sogno
Di questa notte che mi torna a mente
In riveder la luna. Io me ne stava
A la finestra che risponde al prato
5Guardando in alto: ed ecco a l’improvviso
Distaccasi la luna; e mi parea
s’approssimava
Che quanto nel cader [più da vicino]
Tanto
[Facendo si venia,] crescesse al guardo; in fin che venne
A dar in mezzo al
[Finchè] di colpo [diè nel] prato; ed era
Grande quant’una secchia, e di scintille
Vomitava una nebbia che stridea
Sì forte come quando un carbon vivo
immergi e spegni. Anzi a quel modo
Ne[l] l’acqua [è spento, e ne fumavan l'erbe]
La luna, come ho detto, in mezzo al prato
Si spegneva annerando a poco a poco,
E ne fumavan l’erbe intorno intorno.1
rimaso
Allor mirando in ciel vidi [rimasto un barlume]
Come [quasi] un barlume, o
[Rimasto, come]
[Come un barlume e] un'orma, anzi una nicchia
Ond'ella fosse svelta; in guisa ch'io
N'accapricciava; e ancor non m'assicuro.
Melisso.
che chè agevol
E ben hai [da] temer, [ch'e facil] cosa
[prato]
Fora c [campo]
[C]ader proprio la luna in sul tuo campo.
Alceta
Chi sa? Non veggiam noi spesso di state
[di state]
[Che sai? forse che visto hai poche notti]
[Visto] cader
[Cader] le stelle?
Melisso
E ci
[Ah pazzo!] [e]gli[,] n'ha tante stelle,
Che picciol
[ch'ei non è non fa] danno [e assai gran parte] è cader l'una o l'altra
[Lassù, che ne potria ben senza danno]
Di loro [Cader potria o l'altra], e mille rimaner.
[Precipitar più che non fa,]. Ma sola
Ha questa luna in ciel, che da nessuno
Cader fu vista mai se non in sogno.
Note
- ↑ versi aggiunti di traverso sul margine destro del foglio. Vedi anche nota Moroncini.