I sospir tanti confortar non ponno
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Questo testo fa parte della raccolta Le vendemmie di Parnaso
XIX
I sospir tanti confortar non ponno
Mio cor, che si distempra,
Come a forza di fiamma arido zolfo
Moviti, Clori, e tempra
5Un bicchier ampio di gentil Gandolfo,
Clori, che fia? Non ha letizia seco;
Non mi scema il martir, non mi ricrea.
Temprane un di buon Corso, un di buon Greco,
Ed un d’amabilissima Verdea.
10Lasso mio duol più si commove, e bolle:
O sconsigliato avviso:
Ma se fra quattro nappi, ond’io son molle,
Un non ce n’ha di riso,
Bacco, temprami il quinto, e sia di sonno.