I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media/Parte speciale/Descrizione delle specie/Poliporacee/Boletus/Boletus Satanas
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Boletus Satanas Lenz. — Tav. XC.
Ital. Boleto Satana, Porcino malefico. Volg. Brisa matta. Franc. Cèpe du diable. Ted. Satanspilz.
Ha cappello da emisferico espanso-guancialiforme, secco, glabro, pubescente osservato alla lente, di colore biancastro-alutaceo con tinta olivastro-pallida; tubetti gialli, poi verdastri, cogli orifizii rossosanguinei e coll’età rosso-ranciati; gambo solido, da prima ventricoso-tuberoso, poi allungato, giallastro con chiazze rosse, coperto da una reticolazione di colore miniato; carne biancastra, al taglio diventante cerulea, di odore e sapore non marcato; spore allungate, gialle, 12-13 × 6-7 μ.
Cresce nelle selve, non tanto frequente nel Trentino, dall’estate all’autunno.
Il Boleto Satana è fungo velenoso dì effetto quasi immediato, manifestandosi i sintomi d’avvelenamento poco dopo averlo mangiato. Nell’acqua calda il veleno precipita, per cui se viene bollito e poi si getta via l’acqua, perde la forza deleteria e si può mangiare senza pericolo. Spiegazione delle figure: a-b Due funghi aggruppati in vario grado di sviluppo, e Fungo sezionato verticalmente, d Spore.