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bianca, sotto l’epidermide carnicina, di buon sapore ed odore; basidii clavati, 35-40 × 10-12 μ.; spore a mandorla, allungate, 13-18 × 5 μ.; giallo-verdognole.

Cresce a grandi famiglie, specialmente nelle selve di Pino e Abete a mezza montagna, dal giugno al novembre, ma non dovunque.

Il Porcino nero ha le medesime proprietà del Porcino, col quale viene comunemente confuso. Da noi è frequentissimo nella valle di Pinè e più raro nelle altre vallate. Sul mercato di Trento, dove concorrono a preferenza i Pinetani, è quasi sempre il Porcino nero che viene posto in vendita.

Spiegazione delle figure: a Fungo di mezzo sviluppo. b Fungo sezionato verticalmente, c Basidii. d Spore.

Boletus Satanas Lenz. — Tav. XC.

Ital. Boleto Satana, Porcino malefico. Volg. Brisa matta. Franc. Cèpe du diable. Ted. Satanspilz.

Ha cappello da emisferico espanso-guancialiforme, secco, glabro, pubescente osservato alla lente, di colore biancastro-alutaceo con tinta olivastro-pallida; tubetti gialli, poi verdastri, cogli orifizii rossosanguinei e coll’età rosso-ranciati; gambo solido, da prima ventricoso-tuberoso, poi allungato, giallastro con chiazze rosse, coperto da una reticolazione di colore miniato; carne biancastra, al taglio diventante cerulea, di odore e sapore non marcato; spore allungate, gialle, 12-13 × 6-7 μ.

Cresce nelle selve, non tanto frequente nel Trentino, dall’estate all’autunno.

Il Boleto Satana è fungo velenoso dì effetto quasi immediato, manifestandosi i sintomi d’avvelenamento poco dopo averlo mangiato. Nell’acqua calda il veleno precipita, per cui se viene bollito e poi si getta via l’acqua, perde la forza deleteria e si può mangiare senza pericolo.

Spiegazione delle figure: a-b Due funghi aggruppati in vario grado di sviluppo, e Fungo sezionato verticalmente, d Spore.

Boletus luridus Schaeff. — Tav. XCI.

Ital. Boleto lurido. Volg. Brisa matta. Franc. Cèpe perfide, Ted. Judenschwamm, Hexenschvamm.