I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media/Parte speciale/Descrizione delle specie/Agaricacee/Russula/Russula grisea
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Russula grisea Pers. — Tav. LXXVII.
Ital. Rossola grigia. Franc. Rougillon gris. Ted. Grauer Tàubling.
Ha cappello da convesso piano-depresso, glabro, a tempo umido viscoso, col margine tenue, da vecchio un po’ striato-solcato, di colore molto vario nel medesimo individuo, tilacino, celestino, grigiastro, olivaceo, glauco-cesio, talora nel primo sviluppo quasi bianco, poi va colorandosi e nel fungo vecchio presenta una tinta uniforme grigio-acciaio con qualche sfumatura di giallo-sporco o olivaceo; lamelle spesse, eguali, sottili, al gambo attenuato-attaccate, bianche, poi nel fungo sviluppato color cera vergine; gambo pieno, lacunoso, un po’ ventricoso, duro, rugosetto, bianco; carne bianca, mite, sapida; cistidii fusoidei, 50-65 × 10-12; basidii clavati, 30-35 × 7-8 μ.; spore quasi rotonde, echinulate, ocroleuche, 7-8 × 6-7 μ.
Si trova molto frequente tanto nelle selve di conifere che nei boschi a foglia dal luglio all’ottobre.
È una delle Rossole più gustevoli. Ha carne tenera, di sapore dolce, da cacio, ed è subito cotta. Non si può confondere con Rossole acri. Pei colori si avvicina alla Rossola maggiore, pure mangereccia, ma è di statura minore, più gracile e fragile in tutte le sue parti. Spiegazione delle figure: a-c Fungo in vario grado di sviluppo, d Fungo sezionato verticalmente, e Basidii. f Spore.