I Salmi di David (Diodati)/SALMO CXLVI
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SALMO CXLVI.
1 Alma ch’entro m’avvivi e che mi muovi,
Or canta e sgorga fuore,
Le laudi del Signore
Di dargli unque non fie che non mi giovi
Onori e vanti nuovi,
Mentre che reggerà la grave salma
Aura vitale ed alma.
2 Nissun fondi la speme in re mortale,
Nè su d’uomini i figli
Confidar si consigli.
Perchè nulla a salvar lor destra vale:
Esalan vita frale,
E nel natio terren sono raccolti,
E’ lor pensier disciolti.
3 O l’uom beato che, per fida aita,
Ha di Iacob lo Dio:
E di cor schietto e pio
La fè nel sol Signor ha stabilita:
Il qual l’opra compita
Fece del ciel, de la terra e de l’onde,
E ciò che ’n lor s’asconde.
4 In eterno la fè verace attiene:
Riscote gli oppressati,
E sazia gli affamati,
E a’ prigioni cader fa le catene.
Ei di luci serene
Il cieco fa che ’l caro don riceva,
E’ cadenti rileva.
5 I giusti egli ama di pietoso affetto,
E guarda volentieri
Gli orfani e’ forestieri:
La vedovil ragion egli have a petto:
Sovverte l’empio eretto.
Santa Sion, il tuo Signor eterno
È Rege in sempiterno.