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salmo cxlvi. 275

     Il qual l’opra compita
     Fece del ciel, de la terra e de l’onde,
     E ciò che ’n lor s’asconde.
4          In eterno la fè verace attiene:
     Riscote gli oppressati,
     E sazia gli affamati,
     E a’ prigioni cader fa le catene.
     Ei di luci serene
     Il cieco fa che ’l caro don riceva,
     E’ cadenti rileva.
5          I giusti egli ama di pietoso affetto,
     E guarda volentieri
     Gli orfani e’ forestieri:
     La vedovil ragion egli have a petto:
     Sovverte l’empio eretto.
     Santa Sion, il tuo Signor eterno
     È Rege in sempiterno.


SALMO CXLVII.

1          L’eterno Dio laudate,
     Ch’egli è pur vaga e dilettosa impresa,
     Di celebrar di santa voglia accesa,
     L’Eccelsa Maestate
     Del nostro Dio, cui son le lodi grate,
     E ben decenti i vanti.
     Ei di Salem ristora i muri santi,
     E le disperse membra
     Del suo caro Israel in quegli assembra.
2          Agli affannati cori,
     Che dura afflizion macera e frange,
     Fascia le doglie, onde lor alma s’ange,
     E risana i languori.
     Esso rassegna de le stelle i cori,
     Ed ogni lor facella