Guida turistica di Dostrento/Vie di accesso

Vie di accesso

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Prefazione Il monumento a Cesare Battisti

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Vie di accesso.

In attesa del mezzo rapido moderno di ascesa, poniamo l’ascensore, come giudicano i periti, le vie di accesso al Dostrènto, che sta sulla riva destra dell’Adige (mentre adesso la massima parte della città, meno il rione di Piedicastello, sta sulla sinistra), sono le solite due, una carrozzabile (settentrione) e una scorciatoia per pedoni (mezzogiorno).

Bisogna naturalmente prima di tutto — partendo per esempio dalla Stazione ferroviaria, da quella tramviaria (Torre Verde) o da piazza Vittorio Emanuele III (già del Duomo) — portarsi al ponte dell’Adige, detto ponte di S. Lorenzo, poi Inizio della via scorciatoia per pedoni al Dostrento in via Brescia. Nell’alto la Casa nobile del Dostrento. alla vicina basseggiante piazza di Piedicastello che si vede lì di fronte appena superato il ponte e che va rastremandosi, dopo gli ultimi parapetti che la cingono, a ponente nella via Brescia, quella insomma che parte dal ponte sull’asse dello stesso.

Il Dostrènto incombe lì presso, sopra Piedicastello, colle sue rupi maestose, sulla destra.

La via scorciatoia per pedoni parte appunto da detta via Brescia a Piedicastello, iniziando con un chiassuolo o ruga a gradinata in ascesa che sta giusto dopo la seconda di due osterie di sinistra segnata col numero: via Brescia 12. Si tratta di un viottolo ameno ma ripido, assai soleggiato, con poche piante. A mezza salita s’arriva ad un piazzaletto presso un portale di sbarramento (Tagliata di [p. 6 modifica]mezzogiorno). La salita fino alla Casa nobile dura dieci minuti o un quarto d’ora in tutto, dopo il portale con due percorsi, uno più erto (destra) e uno lene (sinistra). Dalla Casa nobile una strada in tenue salita conduce al grande Tabernacolo del Crocifisso e di qui pianeggiando al Monumento a Cesare Battisti dopo alcuni minuti. Dostrento — Tagliata di mezzogiorno
                                                                                                                        (fot. Giulio Garbari)

Nella buona stagione certamente più confortevole, meno ripida, più ombrosa e dotata di riposante frescura nell’estate, è la salita per la carrozzabile. Ha inizio in via SS. Cosma e Damiano, quella che scende sulla destra di via Brescia diretta all’abitato di La Véla, giusto dopo l’ultima casa isolata di Piedicastello (occidente). Di qui al Monumento a Battisti circa mezz’ora. La salita principia dopo poche decine di metri sulla destra della via [p. 7 modifica]SS. Cosma e Damiano presso l’apposito imponente nuovo portale marmoreo costituito da due grandi Fasci Littori (l’inizio della carrozzabile subì una rettifica nei recenti lavori di miglioramento della stessa: prima esso si trovava nella vicina via Dos Trento, presso un altro lato, quello di mattina, dell’attiguo bacino di decantamento del rivo Scala). Anche colla carrozzabile si arriva, Dostrento — Tagliata di settentrionedopo una cinquantina di metri in salita, ad un portale di sbarramento in cui sono aperte fuciliere austriache dei tempi napoleonici (Tagliata di settentrione).

Superata questa, la strada continua a salire con alcune curve inoltrandosi nel fitto del bosco ceduo, che talora si chiude a festone sul passante, deliziosamente nel tempo estivo. (Alla quarta svolta, sulla destra, si lascia il punto ove si diparte un ameno sentierino, segnato sulla pianta con puntini, sentiero di camminamento delle sentinelle austriache, che poi si svolge anche, nell’ultimo tratto, con parapetto di ferro e una piccola galleria, sopra le rocce di sera e conduce alla piattaforma rotonda sopra di esse sporgente, fatta per tirar su i cannoni, che sta un po’ a ponente della Casa nobile, ex-villa vescovile, del Dostrento). Salendo ancóra, noi sempre per la carrozzabile, si lasciano, [p. 8 modifica]fatti pochi passi, a destra, due caverne austriache per la difesa antiaerea (recentemente otturate), nonchè poco dopo, a sinistra, resti di un pozzo, e, a destra, il punto di partenza d’un sentiero (che sale nella selva verso il centro del pianoro superiore, al viale di congiunzione tra le Polveriere e la casetta detta l’„Uccelliera“). Ma noi si sale pur sempre per la carrozzabile, finchè nello spiraglio di sfondo appare maestosa la massa biancheggiante del Monumento.