Guida di Castiglione dei Pepoli/XVII

XVII — Da Castiglione al Cigno delle Mogne

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XVII — Da Castiglione al Cigno delle Mogne
XVI XVIII

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XVII.

Da Castiglione al Cigno delle Mogne

Si oltrepassa la piazza di Castiglione, il Voltone, il venusto e nuovo piazzale pubblico, non ancora compiuto, e per una buona via mulattiera, in direzione nord-ovest, ci rechiamo al Brasimone, che scorre profondo nella stretta vallea.

Arriviamo, dopo circa un’ora di cammino ai «Cigni delle Mogne». Cigno vale ciglione; così abbiamo il Cigno della Guardia, il Cigno de’ Rondoni, il Cigno di Posola ecc. Forse dai ciglioni dell’Appennino Apuano o del Marchigiano, attinse Dante l’idea dei suoi gironi infernali.

I Cigni delle Mogne sono imponenti pile di strati d’arenaria macigno infranti dal sollevamento, con orridi balzi, che si stendono per oltre un Km. Veduti dal M. Gatta sembrano un immenso e tetro muraglione; richiaman davvero alla mente il pensiero delle bolgie dantesche.

Profondamente erósi dal torrente, hanno un’elevazione di circa 200 m.

Un Oratorio sorge su queste denudate ròccie.

Nel mese di Agosto, vi si celebra una festa cui concorrono numerosissimi i montanini dai paesi [p. 107 modifica]costanti... e non vi mancano gli ospiti cittadini, che vengono a godere del giocondo spettacolo della festa e delle danze animate, che la seguono, corona della solennità religiosa.

Ferte simul — Faunique pedem — Dryadesque puellae1.

Son pur liete le feste della Religione in mezzo a questi boschi, a questi prati smaltati di fiori, innanzi a questo spettacolo orrido, ma sublime dei picchi erigentisi a tanta altezza, alle onde, che rosicanti, infaticabili corrono loro al piede! La mente si allontana dalle cure e dalle picciolette idee della terra e più sente ed ammira la presenza di Dio.

Questa passeggiata può farsi in più riprese, in più volte, non è priva di diletto e d’istruzione, ed è agevole anche per coloro che non sono punto allenati alle lunghe gite ed alle ardue ascensioni.

Note

  1. Virgilio. Georgica L I Verso 11.