Gran mercè tua, mio Dio, mio Redentore
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VI
Gran mercè tua, mio Dio, mio Redentore,
Ragione ha del mio sen l’incendio spento;
Già cacciato n’ha fuor l’aspro tormento,
Ed ha tornato in libertade il cuore.
5Già quel pensier, ch’un tempo fu signore
De’ miei pensieri, uscir del petto io sento;
E benchè ceda a passo tardo e lento,
Pur cede il luogo al vostro santo amore.
Questo amor santo poi soavemente
10Mi cinge il cuor di fiamma pura e viva;
E questa i pensier purga, alza la mente.
Tant’alto l’alza, che a mirarvi arriva:
E di quel che lassù ved’ella e sente,
Vuol, ch’io solo qua giù ragioni e scriva.