Goethe
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Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
XII
GOETHE
Nella corte d’un principe tedesco
voi siete visso al tosco e all’antimonio,
uomo esperto in papiri e ghiotto al desco,
e mordace e sottil, come il demonio.
Con parola e pensier del doppio conio,
una vecchia follia rimessa a fresco,
d’Eschilo in manto e in giubba di Petronio,
piaceste al serio mondo, e piú al burlesco.
Ed ora, a sé pensando e al tempo gaio,
la notturna canzon del suo do’ore
canta la bella Ghita a l’arcolaio.
Ah! sin che l’arte cosí pianga o rida,
vivranno eterni il sogno e il sognatore,
come il falco e il Terrigena su l’Ida.