Globbo gravido d'aure al ciel sospinto
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Questo testo fa parte della raccolta Amori (Marino)
Globbo gravido d’aure al ciel sospinto
ferir con cavo legno, il volto e ’l crine
sparso di vive fiamme e vive brine,
veggio scherzando il mio novel Giacinto,
5e, crudel fra gli scherzi, al gioco accinto,
ma più molto ale stragi, ale rapine,
strugger mill’alme, e di chi vince alfine
trionfar vincitore, e vincer vinto.
E mentre, quasi un ciel ch’avampi e scocchi,
10battendo il lieve suo volubil pondo
tuona col braccio e folgora con gli occhi,
par, degli strazi suoi lieto e giocondo,
o la man vaga, o ’l piè leggiadro il tocchi,
gioir percosso e ripercosso il mondo.