Geografia (Strabone) - Volume 3/Libro V/Capitolo VI

Capitolo VI

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Strabone - Geografia - Volume 3 (I secolo)
Traduzione dal greco di Francesco Ambrosoli (1832)
Capitolo VI
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CAPO VI.

Descrizione della Sabina.

I Sabini abitano un paese angusto, il quale stendesi in lungo per mille stadii dal Tevere e dalla piccola città di Nomento1 sino ai Vestini: e posseggono alcune città piccole e rovinate dalle guerre continue, come a dire Amiterno, e Reate nelle cui vicinanze trovansi il borgo d’Interocrea, e le acque fredde di Cotilia buone da bere ed anche da bagnarvisi per guarire di certi mali2. Appartiene ai Sabini anche [p. 47 modifica]il luogo detto Sassi Foruli, acconcio piuttosto ad essere un rifugio di ribelli, che un’abitazione propriamente detta. Curi poi al presente è un borghetto da nulla; e fu una volta illustre città, della quale uscirono Tito Tazio e Numa Pompilio re di Roma: e di qui inoltre gli oratori sogliono chiamar Curiti (Quirites) i Romani. Anche Trebura ed Ereto ed altre abitazioni consimili voglionsi considerar come borghi piuttosto che come città. Tutto poi il paese dei Sabini è abbondevolissimo di ulivi e di viti, e produce anche molte ghiande; ed è vantato come a motivo di alcuni altri suoi animali, così principalmente per la razza dei muli di Reate che sono in gran fama. E brevemente può dirsi che in tutta quanta l’Italia crescono ottimamente i bestiami e i frutti d’ogni maniera, benchè alcune specie poi si trovino in qualche sua parte meglio che in un’altra.

I Sabini sono una razza d’uomini antichissimi ed autoctoni: i Picentini e i Sanniti ne sono colonie; da’ Sanniti vennero poscia i Leucani, e da questi i Brezii. E la loro antichità potrebbe congetturarsi dal valore e dalle altre virtù colle quali si sostennero fino a questa età. Lo storico Fabio3 dice che i Romani allora per la prima volta conobbero le ricchezze, quando diventaron signori di questa nazione. La Via Salaria, che non è lunga gran fatto, passa pel territorio Sabino: presso ad Ereto (borgo situato sul Tevere) le si congiunge la Via Nomentana, la quale comincia anch’essa dalla porta Collina.

  1. Lomentano.
  2. Di Amiterno veggonsi ancora le ruine presso alla piccola città di san Vittorino alla sinistra del fiume Aterno. Reate è Rieti. All’aulico Interocrea corrisponde il luogo dello ora Interdojo o Interdoco.
  3. Visse 216 anni circa prima dell’E. V.