Fola non è la viva face e pura
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Pietro Metastasio
IX1
Fola non è la viva face e pura,
Che su la destra ad Imeneo risplende:
Alti sensi ravvolge, e di Natura
Spiega gli ordini arcani a chi l’intende.
5Fiamma è la vita; e con egual misura
Dagli avi ai padri, a noi da lor discende,
Da noi ne’ figli; e si propaga e dura,
Come da face accesa altra s’accende.
Qual fu la face, ond’è la vostra erede,
10Ognun lo sa; come risplende in voi,
Felicissimi Sposi, ognun lo vede:
E vede ognun che, rispondendo poi
A quel che precedè quel che succede,
Dagli Eroi non verranno altri che Eroi.
Note
- ↑ Scritto dall’Autore per un maritaggio in Vienna.