CXXXIII

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CXXXIII

Astinenza.

     Astinenza sí cominciò a parlare,
e disse: «La vertude piú sovrana
che possa aver la criatura umana,
4sí è della sua lingua rifrenare.
Sovr’ogn’altra persona a noi sí pare
ch’esto peccato in voi fiorisce e grana:
se nol lasciate, egli è cosa certana
8che nello ’nferno vi conviene andare.
     Ché pezz’ ha ch’una truffola levaste
sopra ’l valletto che vo’ ben sapete:
11con grande torto voi il difamaste,
ché non pensava a ciò che vo’ credete.
Bellaccoglienza tanto ne gravaste,
14ch’ella fu messa lá ove vo’ vedete».