Fiore/CXXV
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Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
CXXV
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CXXV
Falsembiante.
«Que’ che vorrá campar del mi’ furore,
ecco qui preste le mie difensioni:
grosse lamprede, o ver di gran salmoni
4apporti, lucci, sanza far sentore.
La buona anguilla non è giá peggiore;
alose o tinche o buoni storioni,
torte battute o tartere o fiadoni:
8queste son cose da ’cquistar mi’ amore.
O se mi manda ancor grossi cavretti,
o gran cappon di muda ben nodriti,
11o paperi novelli o coniglietti.
Da ch’e’ ci avrá di ta’ morse’ serviti,
no gli bisogna di far gran disdetti:
14dic’a che giuoco, e giuoco a tutti ’nviti.»