Fiore/CCXV
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Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
CCXV
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CCXV
[Ambasceria a Venere.]
Franchezza sí s’è de l’oste partita,
e Amor sí l’ha ben incaricato
che li dica a la madre ogne su’ stato,
4com’egli è a gran rischio de la vita,
e che sua forza è molto infiebolita;
ch’ella faccia che per lei si’ aiutato.
Allor Franchezza sí ha cavalcato,
8e dritto a Ceteron sí se n’è ita,
credendo che vi fosse la diessa;
ma ell’er’ita in bosco per cacciare,
11sí che Franchezza n’andò dritt’a essa.
Sott’una quercia la trovò ombreare.
Quella sí tosto in ginocchie s’è messa,
14e dolzemente l’ebbe a salutare.