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Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
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Falsembiante.
«I’ fo sí fintamente ogne mio fatto
che Proteusso, che giá si solea
mutare in tutto ciò ched e’ volea,
4non seppe unquanche il quarto di baratto
come fo io; ché non tenni ancor patto,
e non è ancor nessun che se n’addea,
tanto non stea con meco o mangi o bea
8che nella fine no gli faccia un tratto.
Ched i’ so mia fazzon sí ben cambiare
ched i’ non fui unquanche conosciuto
11in luogo, tanto vi potesse usare;
ché chi mi crede piú aver veduto,
cogli atti miei gli so gli occhi fasciare,
14sí che m’ha incontanente isconosciuto.»