Filocolo/Libro terzo/29
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Giovanni Boccaccio - Filocolo (1336)
Libro terzo - Capitolo 29
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Svegliò l’antico iddio gl’infiniti figliuoli, de’ quali alcuni in uomini, altri in fiere, e quali in serpenti, e chi in terra, e tali in acqua, e alcuni in trave e in sassi, e in tutte quelle forme le quali negli umani animi possono vaneggiare, v’avea di quelli che si trasformavano: tra’ quali poi che egli ebbe eletti quelli che a tali bisogni gli pareano sofficienti, appena destati, gli ammaestrò che essi dovessero i comandamenti della santa dea adempiere sanza alcuno indugio. A’ quali essi disposti, sanza più stare, del luogo si partirono per adempierlo.