Libro quarto - Capitolo 147
- O chi che voi vi siate, vittoriosi cavalieri, vendicatori per la vostra pietà della villana morte de’ due giovani, contro a’ quali io sanza ragione fui crudele, gl’iddii, i quali sanza dubbio favorevoli a voi conosco, in meglio avanzino i vostri disii. Io con segno di pace in mano vengo per quella a voi, a’ quali guerriere mai non saria stato se conosciuti v’avessi per adietro, come ora conosco: piacciavi di concederlami. Voi avete tanti de’ miei cavalieri morti, che degnamente è vendicata la morte degli arsi giovani, se vostra cosa erano e se per vendicare quelli, qui veniste, com’io credo; e ciò si vede, ché ’l prato, pure stamane tutto verde, ora vermiglio e pieno di morti e di feriti discerno, e ’l mare ancora per paura di voi tiene parte della mia gente annegati. E con tutto questo, se di costoro la morte per li morti non fosse ammendata, vaglia la mia umiltà il mancamento della vendetta. Gl’iddii perdonano agli uomini, e voi per essemplo di loro ne perdonate -.