Favole di Esopo/Di un Bue, ed un Giovenco

Di un Bue, ed un Giovenco

../Di un Villano, ed Ercole ../Di un Cane, e d'un Leone IncludiIntestazione 13 luglio 2016 100% Da definire

Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Di un Bue, ed un Giovenco
Di un Villano, ed Ercole Di un Cane, e d'un Leone
[p. 207 modifica]

Di un Bue, e di un Giovenco. 190.


U
n Bue Vecchio di continuo arava, un Giovenco, che non aveva ancora provato fatica, lo beffeggiava dicendo: Io pasco in questo prato erboso e son libero, e mai non ho provato giuoco alcuno, e sto sempre in ozio, e tu hai consumato il collo per la fatica, e sei brutto, ed io bello. Il Bue vecchio niente gli rispose. Quindi a poco vide, che il Giovenco era menato al macello, e dissegli: Questa tua vita oziosa a che ti ha condotto? all’accetta. Adesso credo, che più lauderai la mia fatica, che il tuo ozio.

Sentenza della favola.

Moralità. Per viver bene, bisogna faticare, perchè un uomo ozioso, e dato in tutto a piaceri, rare volte fa buon fine.