Favole di Esopo/Di un Avaro, e de' suoi danari

Di un Avaro, e de' suoi danari

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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Di un Avaro, e de' suoi danari
Di un Vecchio, e della Morte Di un Ricco, e la Fortuna
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Di un Avaro, e de’ suoi danari. 328.


E
ssendo un’Avaro vicino alla morte, fecesi portare tutti i suoi danari dinanzi, e cominciò a parlare loro, dicendo: O miei [p. 266 modifica]denari, che con tante fatiche v’ho acquistati, e voi non m’avete mai dato un piacere, se non fastidj, e malinconie. I danari risposero; Noi daremo piacere a’ tuoi eredi, che tutti li consumeranno in bagascie, caccie, e cavalli, e l’anima tua arderà a Casa del Diavolo.

Sentenza della favola.

La favola ammonisce, che non dobbiamo far tesoro quì in terra, dove non è la nostra patria, ma nel Cielo, dove eternamente il goderemo.