Favole (La Fontaine)/Libro quinto/XIV - Il Mulo che porta reliquie
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Nel portar certe reliquie
un muletto lusingavasi
che per lui gl’incensi fossero
e le lunghe litanie,
onde spesso riverente
per le piazze, per le vie,
salutavalo la gente.
Ma trovò chi finalmente
gli levò dal cor l’inganno:
- Non per te gl’incensi e i cantici,
bestia sciocca,
dal buon popolo si fanno,
ma per ciò che in spalla porti.
Rendi dunque alle reliquie
quest’onor che non ti tocca -.
Alla croce, al grado, al titolo,
illustrissimi cretini,
non a voi sono gli inchini.