FAcean viaggio due compagni, un prode,
Imbelle l’altro. Masnadier gli assale,
Chiede il danaro, o lor minaccia morte.
Lo afferra il prode, e forza a forza opposta, 5L’uccide incauto. Il vede l’altro appena,
Che accorre, e spada impugna; e via gittata
La Penola, che il braccio rattenea,
Ove è il ribaldo? (dice:) mostrerogli
Con chi l’ha presa. Almen cotal aita 10Recato avestù, il prode a lui soggiugne:
Ugual creduto a le parole il core,
Più valor ne la zuffa avrei dimostro.
Or tue folli minacce, e il ferro ascondi,
Se chi non ti conobbe ingannar puoi: 15Io che vidi qual forza a fuggir abbia,
Al tuo valor so ch’affidar non dessi.
* Ne la favola mia colui ravviso,
Che se prospera sorte arride, è forte;
Finchè pende dubbiosa, è fuggitivo.