LIeve forse ti sembra, e folle cura,
Se allor che son da gravi studj scarco,
Scrivendo io scherzi; ma tu queste baje
Penetra: oh quanto d’util v’è racchiuso! 5Non sempre son quai pajono le cose,
E più d’uno deluse il primo aspetto:
Sicchè rado addivien, che quando avvolse
Ne le tenebre l’arte, tu lo scopra;
E ch’io nol finga, mostrerà il racconto 10De’ Topi e de la Donnola. Da gli anni
Resa inetta una Donnola a raggiugnere
Gli snelli Topi, entro a farina involta
Per cotal guisa in luogo oscuro giacque,
Che parea morta. Un Topo esca la crede, 15E se le avventa: essa lo azzanna, e uccide;
Così al secondo, al terzo, e ad altri accade.
Al fin ne vien un che forbito, e lacci,
E trappole più volte avea scampato.
Scoprì lunge l'inganno, e fossi, dice, 20Tu che giacente entro farina io scorgo,
Salva così come farina sei.