Fama per monti trasvolando, e mari

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Canzoni Letteratura Fama per monti trasvolando, e mari Intestazione 25 aprile 2023 75% Da definire

Poichè le membra de' Giganti immense Scettro, che d'alme gemme aureo lampeggia
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni eroiche di Gabriello Chiabrera


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XLII

PER LO MEDESIMO.

Fama per monti trasvolando, e mari
     Il bel volto d’Italia rasserena;
     Carlo fra tanti orror, Sol di Lorena,
     Riede su Senna a conservar gli Altari,
     5E la nobile vita a i rischi oppone
     Per nobili Corone.
Dunque è tanto furor ne’ regii cori,
     Che Francia armata alle battaglie scenda,
     Perchè suo dritto al Vatican si renda,
     10E dentro a’ tempj suoi Cristo s’adori?
     Ah tralignati Principi, e rubelli
     De i Carli, e dei Martelli.
Or è ciò seguitar l’orme degli avi,
     Abbominar le Croci? ardere i Voti?
     15Trafigger l’Ostie sacre, e i Sacerdoti?
     Del Cielo a Pietro invidiar le Chiavi,
     E sottratte da lui porle in balía
     Di perfida eresia?
Tempo, tempo verrà, non sia che ’l Fato
     20Per le vostre minacce il corso allenti,
     Che nel dì scelto a giudicar le genti,
     Ei pur giudicherà vostro peccato.
     A che mugghiar? Questo nell’alto è fermo:
     Nullo averete schermo.

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25Allor percossi dagl’incendj eterni,
     Lunge sospinti dall’aurate stelle,
     Discernerete in voi, come Babelle
     S’oppose in darno a’ fulmini superni;
     Or via con l’arme trapassate avanti,
     30Vïolenti Giganti.
Ma noi su Pindo raggiriamo i passi
     A più söave ricercar sentiero,
     Per li gioghi supremi omai Ferrero
     Dell’Aonia foresta i piè son lassi,
     35Oh chi m’adduce a’ vaghi piani erbosi,
     Si ch’ivi io mi riposi?