LV. Di colui che portava l’aratro sulle spalle

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
LV. Di colui che portava l’aratro sulle spalle
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Di colui che portava l’aratro sulle spalle.


Un altro villano, che aveva nome Pietro, uomo molto rozzo, dopo aver arato fino a mezzogiorno, stancati i buoi, stanco egli stesso per la fatica, ritornava al borgo: legò l’aratro sull’asino, mandò innanzi i bovi ed egli stesso montò sull’asino. Ma questo, carico di troppo peso, stava per cadervi sotto. Allora il villano discese, prese su le sue spalle l’aratro, poi rimontò sull’asino, dicendo: “Ora potrai camminare, perchè non tu, ma io porto l’aratro.”